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Fendi – From the boudoir to the boardroom
23 Novembre 2020

Fendi – From the boudoir to the boardroom


Una collezione senza confini prestabiliti, una pacifica e intrigante convivenza tra capispalla rigorosi e sagomati, e abiti sexy che sembrano usciti da un boudoir di lusso. In mezzo a questi estremi c’è spazio per ogni desiderio, capi dinamici e avveniristici in materiali innovativi, look femminili e peccaminosi, abiti e completi morbidi, comodi e avvolgenti, in una palette di colori che sfida le stagioni più buie.


 

Il nuovo guizzo creativo di Silvia Venturini Fendi prende per mano le donne e le conduce in un universo che le include tutte, all’insegna di un coraggioso soft power. L’identità femminile fa un nuovo balzo in avanti, ora che la sua presenza sociale trova nuovi spazi, e non teme di passare dalla vita privata a quella pubblica con un semplice battito d’ali, o cambio d’abito. Le sue interpreti sono donne di ogni età, etnia e costituzione fisica, in onore al principio di inclusione di cui la Maison si fa portatrice.



Il defilè e le supertop


Ecco quindi che aprendo il defilè con un sensuale ma volitivo cappotto grigio, Vittoria Ceretti ci introduce in quel mondo multitasking e non codificato che è la vita di ogni donna. Una donna che si muove con nonchalance fra guêpière rosa e sete lucide, quasi una Bella Otero che non disdegna all’occasione di trasformarsi nella Trinity di Matrix, interpretata alla perfezione da Bella Hadid con cappotto sagomato in neoprene nero. Come una bambola dark Maria Carla Boscono incede altera su ironici socks boots di raso gialli cedendo il passo al bianco virginale di un abito bianco con gonna ad ampie pieghe e maniche a palloncino.



Gli accessori iconici


La forte sensualità di rasi lucidi, pizzi neri, trasparenze e capi fetish fa da contraltare a capi severi e strutturati, che possono nasconderli o sostituirli in base alle esigenze della giornata. Lo sguardo cade sugli accessori preziosi realizzati in collaborazione col brand londinese Chaos che appositamente per Fendi ha disegnato gioielli tecnologici e piccoli accessori, come le cover per smartphone in maglia d’oro intrecciata, i porta earplugs e smartwatch, la minaudière traforata, e un assortimento di charm con lettere dell’alfabeto, da appendere alla cintura per aver tutto a portata di mano quando le borsette si fanno troppo mini. Ma ci sono anche le grandi tote che emulano le borse da shopping, le Peekaboo con interni intercambiabili e le iconiche baguette Fendi in versione trapuntata. In passerella fa il suo ingresso anche Paloma Elsesser, la modella americana scelta da Rihanna come testimonial del brand di lingerie per tutte le taglie, Fenty, orgogliosa ambasciatrice di una femminilità senza titubanze.


La seduzione entra in ufficio e i cliché vengono ribaltati, provocatoria e risoluta quest’inverno la donna Fendi non teme i rigori, siano essi climatici o sociali, ma con forza e consapevolezza si prende tutto lo spazio che le è dovuto, all’insegna di una femminilità ricercata ed evoluta.



Nathalie Anne Dodd


Inspiration

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