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G20 delle spiagge, Arzachena chiede lo status di Città balneare
12 Ottobre 2020

G20 delle spiagge, Arzachena chiede lo status di Città balneare


Il gotha delle destinazioni balneari si è ritrovato a Vieste, in provincia di Foggia. E di certo a questo importante appuntamento non poteva mancare l’amministrazione di Arzachena, Comune che comprende anche la Costa Smeralda.



Quello che si è riunito in Puglia è infatti il G20 delle spiagge italiane, cioè la rete nata nel 2018 per supportare le principali destinazioni balneari nazionali con l’obiettivo di definire al meglio un futuro chiamato a conciliare turismo e salvaguardia ambientale. Anche per questo durante il summit è stata confermata la necessità di ottenere dal Governo lo status di Città balneare, sia per Arzachena che per tutti gli altri 25 Comuni coinvolti.



L\'importanza del G20 delle spiagge


«La partecipazione al G20 assume sempre maggiore significato visto il contesto critico in cui, oggi, si trovano ad operare le località balneari e, in generale, l’intero comparto del turismo - sottolinea Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena -. Alle difficoltà nella gestione dei flussi stagionali che caratterizzano Arzachena e le altre città partner, si aggiungono ulteriori sfide legate alle incertezze della situazione sanitaria a livello mondiale, sfide che saranno sempre più complesse da gestire fino a quando non avremo certezze sul fronte del vaccino anti Covid-19. L’estate appena conclusa è stata un duro banco di prova. Per questo, la cooperazione tra i sindaci e le destinazioni resta fondamentale affinché il Governo riconosca le nostre esigenze e sostenga il pieno sviluppo delle potenzialità dei sistemi turistici locali».


Marcello Chiodino

Durante il G20, al quale per Arzachena hanno partecipato il vicesindaco e assessora al Turismo Cristina Usai e l’assessora alla Cultura Valentina Geromino, è stata così ribadita l’importanza dello status di Città balneare.



Un modo, questo, che permetterebbe di salvare anche i bilanci comunali. «È emerso che ogni Comune stima una perdita media di bilancio nel 2020 tra i 4 e i 10 milioni di euro  per mancati introiti derivanti da Tassa di soggiorno, Tosap, Imu e Tari – spiegano dall’amministrazione di Arzachena -. Questo significa dover ridefinire gli interventi nel settore sociale, infrastrutturale e di manutenzione del territorio. La voce corale dei sindaci dei Comuni G20 ha chiesto la rimodulazione del Fondo di solidarietà e il riconoscimento dello status di Città balneare in considerazione della prevalenza nell’economia locale delle attività turistiche esercitate in forma stagionale che, pertanto, aggrava l’impatto economico della crisi, sia per le rilevanti perdite immediate dovute al Covid-19, sia per la lunga attesa prima di poter beneficiare della ripresa».



Dario Budroni


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