Giacomo Cao, il signore della scienza
Anche per uno abituato a studiare lo spazio e i sistemi complessi non dev’essere stata una scelta semplice accettare un incarico così prestigioso e delicato. Sì, perché da alcuni mesi Giacomo Cao, professore ordinario presso l’Università di Cagliari, è a capo di uno dei più importanti centri di ricerca a livello europeo, il CRS4, la creatura fondata da Carlo Rubbia 30 anni fa grazie alla visione della Regione sarda e all’intuito di amministratori illuminati e consapevoli delle straordinarie potenzialità di un genio del calibro dello scienziato amante della Sardegna.
La carriera di Giacomo Cao
Il curriculum di Giacomo Cao lo ha portato, nel 2013, alla presidenza del Distretto aerospaziale della Sardegna mentre, nel 2016, è stato inserito nella lista dei Top Italian Scientists. Ha coordinato o partecipato a numerosi progetti di ricerca finanziati da aziende, istituzioni e agenzie nazionali e internazionali. È inoltre coautore di oltre 200 pubblicazioni su riviste specialistiche internazionali, 6 libri, 12 brevetti e vanta oltre 300 presentazioni a convegni nazionali e internazionali.
«La sfida più avvincente sarà quella di fortificare lo spirito aziendale amalgamando il capitale umano di elevata competenza presente al CRS4 e rafforzando la tutela della proprietà intellettuale sviluppata in numerosi settori» sottolinea deciso Giacomo Cao.
I prossimi progetti
Un ricercatore che, con il CRS4, si prepara adesso a sviluppare nuovi e importanti progetti.
«Ci occupiamo principalmente di ricerca multidisciplinare basata sull’utilizzo di tecnologie computazionali abilitanti e sulla relativa applicazione nei settori della società dell’informazione, dell’energia e dell’ambiente, delle bioscienze, dell’aerospazio, delle grandi moli di dati, dell’informatica visuale e delle infrastrutture computazionali».
Un lavoro che non può prescindere dal Distretto aerospaziale della Sardegna. «Sicuramente il Dass collaborerà fattivamente insieme al socio CRS4, anche attraverso il neonato settore delle tecnologie digitali per l’aerospazio, in stretta cooperazione con gli altri portatori di interesse sui grandi temi del settore» conclude Cao.
Gigi Maestri