Giochiamo a golf a inizio estate
L’estate è nell’aria e qui in Sardegna ha il profumo dell’erica. Allo spettacolo del mare, a terra, si aggiunge lo spettacolo del granito rossastro e una fitta macchia mediterranea che alterna l’olivastro al ginepro, al lentisco, al corbezzolo e qua e là diverse specie di pino.
Se la frenesia del gioco si fa irresistibile, non resta che prenotare un volo per Olbia e raggiungere in macchina Porto Cervo e Cala di Volpe in quarantotto chilometri. Lungo la strada per il Pevero troviamo l’angolo più bello della Costa Smeralda, dove è stata costruita Cala di Volpe, con alberghi di fama mondiale e ville blindate di personaggi noti. A poca distanza da Cala di Volpe arriviamo a destinazione. Il Pevero Golf Club vanta un celebre green modellato dall’americano Robert Trend Jones che, al suo arrivo, definì quest’angolo di costa “un pezzo di terra disegnato da Dio”. Le sue 18 buche par 72 offrono agli appassionati uno dei percorsi più difficili d’Europa. E’ senz’altro il più bello, affacciato su un magnifico panorama di macchia mediterranea, di rocce e di mare.
Qui il golfista si sente piacevolmente coccolato fin dal primo momento. Accarezzato dai colori pastello dell’architettura e design unici, rassicurato dall’impeccabile servizio di accoglienza e facilities caddy master e deliziato nel palato con cibi freschi e genuini sono solo alcuni degli aspetti della vacanza paradisiaca in Costa Smeralda. In breve tempo i benefici sono evidenti, compreso il rendimento in campo.
Ph Marcello Chiodino
La natura, e non solo, è così impattante sul corpo e sulla mente di coloro che hanno il privilegio di trascorrere una vacanza in questo luogo magico che, al termine del soggiorno, come rivelato dagli ospiti, si avverte un miglioramento anche nello swing.
Per prepararsi alla vacanza di golf che ci aspetta in Sardegna possiamo pensare di armonizzare il nostro corpo prendendo esempio dalla natura. Come la terra si prepara ad accogliere e nutrire nuovi semi che, in primavera, hanno bisogno di sostegno e forza per nascere e sbocciare bellissimi, anche noi golfisti possiamo pensare al nostro corpo come a un fiore che sboccia e ha bisogno di buon cibo, lunghe passeggiate, luce, campo pratica e stretching. La primavera è l’antidoto perfetto per far tornare l’armonia nei movimenti nel nostro livello di gioco, ricordiamocelo. Tutto segue un certo ritmo, e tale ritmo è dato da un insieme di condizioni interne ed esterne che concorrono a sviluppare energia. Riprendiamo ad allenarci per partecipare alle gare future senza sforzare troppo dopo il periodo di ferma dei mesi invernali. Divertimento, socializzazione e autoironia se un colpo non è andato proprio dove volevamo sono tra i must di una buona vita, anche in campo.
Maria Grazia AzzaroniPh Marcello Chiodino