Giovanni Marghinotti in mostra a Sassari
Le rivoluzioni hanno eco. Una forza incontrastata che indipendentemente dal mezzo riescono sempre a tracciare la loro strada incidendo sulla storia. Oggi con internet il tempo si è ridotto a un tweet o a un filmato di pochi secondi, capace di raggiungere migliaia di persone in ogni angolo del mondo. 200 anni fa era ovviamente diverso, anche se le dinamiche, come si avrà modo di vedere nella Pinacoteca nazionale di Sassari, hanno mantenuto la stessa fisionomia. Il tema in questo caso è la guerra di liberazione greca, un conflitto che ha visto come protagonista la figura di Markos Botzaris, al centro della mostra 1821_2021. Giovanni Marghinotti e il fascino di Markos Botzaris in programma a Sassari. Ha rappresentato tutte le caratteristiche dell’eroe romantico, uno che ha sacrificato tutto, compresa la sua vita, in nome del popolo. La Grecia era all’epoca sotto il dominio ottomano, e quell’oppressione turca fu l’inizio di tutta una serie di movimenti rivoluzionari che ponevano al centro l’indipendenza come principio fondamentale di una società moderna.
L’evento
Dallo scorso 11 dicembre la Pinacoteca nazionale di Sassari dedicherà una vasta esposizione proprio su uno degli artisti che hanno espresso queste gesta su tela. Giovanni Marghinotti era infatti uno dei più importanti pittori sardi dell’Ottocento. Uno che riuscito a ritrarre la storia con l’arte, diffondendo una delle sue pagine usando il tratto stilistico dei suoi più celebri dipinti.
É grazie ad autori com e lui che la questione greca, che si è tradotta poi in una rivoluzione, è giunta fino ad alcune zone d’Italia, con maggior presa nel Lombardo Veneto. Quei disegni dedicati a Markos Botzaris erano il segno di una forte adesione rispetto ai temi affrontati in Grecia. E questi eventi di portata storica dovevano per forza essere raccontati usando l’unico mezzo universale che l’Ottocento era in grado di offrire. La mostra, presentata nelle sale della Pinacoteca nazionale di Sassari insieme al direttore della Direzione regionale Musei Sardegna, Francesco Muscolino, e alla direttrice del museo Maria Paola Dettori, andrà infatti ad affrontare l’importanza artistica di Giovanni Marghinotti, professore di disegno all’Accademia di Belle Arti di Torino che scelse di dedicare le sue tele alla guerra di liberazione greca di Markos Botzaris.
La mostra sarà visibile fino al 17 aprile 2022, e grazie ad essa il pubblico potrà conoscere un altro tassello della produzione del pittore sardo dell’Ottocento raccogliendo non solo le sue opere più celebri (alcune delle quali inedite), ma anche alcuni capolavori provenienti da altri grandi musei europei, dal Museo del Filellenismo di Atene, i Musei Reali di Torino fino ai Civici di Cagliari.
Riccardo Lo Re