L’artista che piace a star e vip
Non è nuovo a grandi imprese Giuseppe Carta, l’artista di Banari celebre per la bellezza dei suoi lavori e l’incredibile capacità tecnica.
Perfino una star planetaria come Andrea Bocelli lo ha voluto tra i suoi artisti del cuore: la meravigliosa melagrana, reinterpretata con il suo stile che è ormai leggenda, è stata collocata, in tutto il suo splendore, al Teatro del Silenzio di Lajatico. Anche Mario Draghi, da dominus della Banca d’Italia, stregato dalla bravura di questo sardo eccellente, lo scelse come autore per il suo ritratto da esporre presso la galleria dei Governatori. Così come Farinetti lo ha voluto per creare il monumento al Nebbiolo, un gigantesco grappolo d\'uva che dal 2018 celebra le terre delle langhe piemontesi. È infinito il palmares dei suoi successi internazionali ma uno di quelli che ha lasciato il segno parla cinese: era il 2015 quando con cinque peperoncini rossi viene inaugurata la nuova sede del Consolato Italiano mentre un altro, di oltre 7 metri d’altezza, colora la grande piazza di Chongqing, metropoli del Sud della Cina con quasi 40 milioni di abitanti. Impossibile descrivere lo stupore degli abitanti e degli appassionati giunti da tutto l’Oriente per apprezzare i capolavori dello scultore arrivato da Banari, il paese della trachite rossa.
Una delle ultime installazioni spettacolari del caposcuola del nuovo realismo sempre più pop è stata ospitata ad Assisi la scorsa Pasqua: 140 olive di bronzo sono spuntate dal prato davanti alla Basilica di San Francesco per lanciare al mondo un messaggio di pace e speranza.
Un omaggio ai valori francescani e alla città serafica con un singolare progetto espositivo: la “Germinazione della Pace”, metafora artistica secondo cui i frutti della terra sono manifestazioni continue di vita, di germinazione e di rinascita.
Gigi Maestri