Golfo Aranci dice no alle suite di lusso a Capo Figari
La comunità golfoarancina si è espressa in via ufficiale. Il consiglio comunale, riunito in via straordinaria in assemblea pubblica, ha deliberato all’unanimità: “No all’albergo di lusso a Capo Figari e alla Batteria Serra”. La questione, venuta alla ribalta questa estate dopo l’assegnazione del bando di gara per la valorizzazione del sito alla società New Fari, ha raccolto la rabbia di residenti, turisti, amanti di quei luoghi sfociando in una raccolta firme, promossa dall’associazione Mare Mosso. Più di 55mila persone hanno dato parere negativo alla cosiddetta “privatizzazione” del bene considerato per la comunità “identitario”. E per chi non lo conoscesse, Capo Figari, è davvero il luogo più importante di questo territorio. Ricadente in un sito di interesse comunitario è un promontorio immerso in una natura incontaminata alto 342 metri dalla cui vetta si domina a 365 gradi uno dei panorami più belli al mondo: Tavolara, Figarolo, Golfo Aranci, Olbia da una parte e la destinazione Costa Smeralda fino a La Maddalena dall’altra. Ma sopratutto è il posto da dove più di 90 anni fa, il premio nobel e scienziato Guglielmo Marconi ha cambiato per sempre il destino dell’umanità compiendo il primo esperimento radio a onde corte collegandosi dal semaforo di Golfo Aranci a Rocca di Papa.
Il sito è da anni in completo stato di abbandono con le strutture fatiscenti e pericolanti, ma il fascino che conserva è unico al mondo. Ci si arriva percorrendo la stradina bianca che parte da Cala Moresca, un altro gioiello del forziere ricolmo di bellezze mozzafiato di questo borgo marinaro, e ci si inerpica tra la macchia mediterranea avendo la sensazione di passeggiare tra storia e natura.
Ci sono i forni della calce, un cimitero di naufraghi, la batteria militare Serra e dopo una cinquantina di minuti a passo “normale” si raggiunge il vecchio semaforo da dove Marconi scrisse la storia. Se si è fortunati ci si può imbattere in mufloni, tartarughe, volpi e anche cinghiali senza considerare volatili rari e di estrema bellezza. Un patrimonio che il sindaco Mulas ha definito in consiglio comunale “dell’umanità” e che ha proposto di candidare come sito “Unesco”. E di certo questi luoghi avrebbero tutte le carte in regola per la designazione di un simile riconoscimento. Ma c’è ancora un braccio di ferro da disinnescare. Perché se il Comune ha espresso la sua volontà di fermare il progetto per riappropriarsi del bene e realizzare un museo, dall’altra parte la società vincitrice del bando, la New Fari, non ci sta e annuncia battaglia in tutte le sedi preposte per far valere le proprie ragioni. Lo stesso vice presidente della giunta regionale della Sardegna, Giuseppe Fasolino ex sindaco di Golfo Aranci invitato speciale al consiglio comunale ha espresso il suo desiderio di veder fruibili h24 tutte le aree senza limitazioni e soprattutto la realizzazione di un museo dedicato al grande scienziato. Sarebbe di certo un’attrazione mondiale rendendo Golfo Aranci luogo turistico non solo per la stagione estiva, ma anche per i rimanenti mesi dell’anno. La stessa opposizione in consiglio comunale guidata da Giorgio Muntoni da mesi lancia l’allarme di questo pericolo e invita i tecnici a studiare il modo di “revocare in autotutela il bando di gara”. La questione certamente non finirà qui, carte bollate, avvocati e tribunali stabiliranno il futuro di questi luoghi.
Davide Mosca