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Nel golfo di Olbia dieci cestini che raccolgono i rifiuti del mare
21 Luglio 2020

Nel golfo di Olbia dieci cestini che raccolgono i rifiuti del mare


Il golfo di Olbia è un bene prezioso. E per questo va difeso e tutelato, cercando di far convivere attività tanto diverse quanto fondamentali come la nautica e la molluschicoltura. Così l’amministrazione comunale di Olbia ha aderito al progetto Qualiporti e ha consegnato alle marinerie della città dieci Seabin, cioè dei particolari dispositivi progettati da LifeGate con l’obiettivo di raccogliere i rifiuti del mare. Un progetto rivoluzionario che, tra le altre cose, nel 2019 ha vinto la sezione Innovazione blu del Premio letterario Costa Smeralda. Grazie ai cestini galleggianti di Seabin è possibile raccogliere 1,5 chili di detriti al giorno. In altre parole, 500 chili di rifiuti all’anno, comprese le microplastiche.



Nei giorni scorsi il Comune di Olbia ha illustrato ai vari stakeholders il piano d’azione del progetto Qualiporti, finanziato con i fondi del programma Interreg-Marittimo 2014/2020.



«L’azione pilota consiste nell’installazione di dieci Seabin presso le marine della nostra città – spiega il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi –. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità delle acque del golfo, andando a rimuovere i rifiuti galleggianti, in particolare i derivati degli idrocarburi come plastiche, microplastiche, microfibre, ma anche i mozziconi di sigaretta. Si tratta di un’azione concreta che contribuisce alla tutela di una delle eccellenze del nostro territorio: il patrimonio naturalistico marino».



Le marinerie coinvolte, con le quali è stato firmato un contratto di comodato d’uso dei Seabin, sono: Asd Circolo Nautico Olbia, Asd Marina della Sacra Famiglia, Lega Navale e Marina di Olbia Yachting Services Srl.



Tra gli stakeholders del progetto figurano anche l’Area Marina Protetta Tavolara, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, la Capitaneria di Porto – Direzione Marittima di Olbia e la De Vizia Transfer Spa, che si occuperà dello smaltimento dei rifiuti raccolti.



Ogni Seabin lavora 24 ore su 24, sette giorni su sette, e deve essere svuotato ogni due settimane. Viene fissato al pontile o alla banchina con la parte superiore del dispositivo al livello della superficie dell’acqua. Grazie alla posizione strategica, i detriti convogliano tutti all’interno del dispositivo: l\'acqua che entra viene filtrata e restituita al mare attraverso una pompa elettrica.



Dario Budroni


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