Gran Galà della Sardegna, stasera ospiti i Tazenda
Stasera entrerà in scena la bellezza dell’isola. Quella delle tradizioni, dei suoni armoniosi della sua storia, e dei suoi protagonisti più illustri. Questa sera è tempo per il Gran Galà della Sardegna, un appuntamento imperdibile per chi ama ripercorrere ogni tappa della della cultura popolare sarda. Tutti desiderano conoscere i segreti di questa terra, e il Consorzio ha deciso di offrire tutto questo sul piatto d’argento come nei grandi eventi della stagione. Il folclore isolano si compone di vari elementi: balli, musiche e sentimenti che non tramontano mai. E come ogni sinfonia che si rispetti ha bisogno dei migliori direttori d’orchestra in grado di eseguirla al massimo delle sue potenzialità.
Per l’occasione il Consorzio ha scelto di affidare il Gran Galà della Sardegna ai Tazenda, gruppo etno-pop rock italiano che si è formato nel 1988 grazie a Andrea Parodi, Gigi Camedda e Gino Marielli. Tutti e tre hanno seguito lo stesso percorso partendo dal gruppo Coro degli Angeli. Un legame che ha permesso di mantenere intatta la loro identità con continui riferimenti alla musica tradizionale della cultura isolana e alla lingua sarda. Eppure forse non tutti sanno che il nome Tazenda deriva dal romanzo Seconda Fondazione di Isaac Asimov appartenente al Ciclo della Fondazione. Testo che si trova la centro di un adattamento per la televisione a opera della nota casa di produzione Apple Tv+.
I Tazenda, breve bio
Il loro stile è può essere inoltre definito con il termine \"etno-pop-rock\". Un genere che spazia tra il pop, il rock e la musica etnica radicata nella musica sarda. Lo dimostra la presenza nelle loro canzoni di strumenti musicali tipicamente sardi, come le launeddas e gli organetti. Con dieci album all’attivo dal 1988, negli anni hanno collaborato con figure di spicco del cantautorato italiano. Si va dal Pierangelo Bertoli in Spunta la Luna dal monte (album Murales), Fabrizio De André, i Nomadi, Eros Ramazzotti fino a Bianza Atzei, con la quale hanno rivisitato uno dei brani storici della musica sarda: No potho reposare.
Riccardo Lo Re