Grifone in difficoltà salvato nelle acque di Capo Caccia
La difficoltà con la quale si muoveva ha di certo attirato l’attenzione del personale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna. Un giovane esemplare di Grifone nato in Sardegna è stato soccorso nelle acque dell’Area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana, in un punto vicino alle falesie del Parco naturale regionale di Porto Conte in cui i grifoni sono di casa da sempre. L’operazione rientra nei compiti degli uomini distaccati nella base navale di Alghero che erano impegnati nelle attività di presidio della zona. Gli operatori della forestale, una volta prelevato il grifone, lo hanno consegnato nelle mani dell’equipe del dottor Marco Muzzeddu, responsabile medico del centro di recupero della fauna selvatica dell’Agenzia Forestas, a Bonassai, nel territorio comunale di Sassari. Il volatile ora verrà sottoposto a un protocollo terapeutico per poi, una volta guarito, essere rilasciato in natura.
Nel frattempo, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, sono stati attivati tutti gli accertamenti diagnostici per raccogliere tutte le informazioni utili sull’ambiente in cui il grifone vive. Come spiegano dal dipartimento di veterinaria di Life Safe for Vultures «tutti i dati acquisiti nel percorso di recupero verranno raccolti e caricati in una piattaforma condivisa con il servizio tutela della natura dell’Assessorato all’Ambiente secondo quanto recentemente approvato dalla sua direzione generale.
La stesura e l’approvazione del protocollo di recupero e della successiva gestione dei dati generati è stata promossa dall’Agenzia Forestas e dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna nell’ambito del progetto LIFE Safe for Vultures, di cui è capofila il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari e di cui sono partner anche E-Distribuzione e Vulture Conservation Foundation, che punta ad assicurare la sopravvivenza a lungo termine della popolazione di grifoni nell’isola attraverso la rimozione delle principali minacce». Una piattaforma di notevole importanza perché consente di tenere alti i livelli di monitoraggio di questa specie. I Centri di recupero della Fauna con le attività veterinarie presso il Centro di Allevamento e Recupero di Fauna Selvatica di Bonassa si occupano dal 1986 di accogliere i grifoni in difficoltà segnalati dagli uomini del corpo forestale e di Forestas. La stessa metodologia di raccolta dati e di cura potrà, poi, essere replicata per altre specie di elevato valore conservazionistico presenti in Sardegna.
Davide Mosca