Haiducii, una regina della dance innamorata della Sardegna
C’è stato un periodo in cui non si sentiva altro che la sua canzone. Erano i primi anni Duemila e la musica dance imperava nelle discoteche, in radio e anche in tv, dal palco di Sanremo fino ai riflettori di Top of the Pops. E Haiducii, giovane cantante romena arrivata in Italia per inseguire i suoi sogni, di quella travolgente epopea era stata una regina indiscussa e una delle migliori interpreti. Con Dragostea din tei, canzone simbolo di quegli anni, aveva sbaragliato ogni tipo di concorrenza e aveva investito l’Europa di suoni elettronici e versi in romeno. In tutto, dieci milioni di dischi venduti e una ribalta internazionale che le aveva decisamente cambiato la vita. E oggi Haiducii, che non ha mai abbandonato il mondo della musica, è anche diventata sarda d’adozione. Per l’esattezza gallurese, visto che già da diversi anni passa gran parte dell’anno a Olbia, dove ha imparato ad amare il mare, la natura più selvaggia e le tradizioni più arcaiche di questa terra.
La regina della dance
Haiducii, all’anagrafe Paula Mitrache, nata a Bucarest nel 1977, ha sempre amato la musica e il palcoscenico. «Ho avuto una formazione classica e in famiglia, dalla parte di mia madre, avevo dei direttori d’orchestra, mentre mio zio era il primo violinista della filarmonica di Bacau. Mio padre, invece, mi ha trasmesso l’amore per l’arte in generale – racconta Haiducii -. Pian piano, ancora in Romania, sono quindi riuscita a lavorare in tv, mentre poco più tardi, verso la fine degli anni Novanta, mi sono trasferita in Puglia con il sogno di diventare una cantante». L’occasione si è quindi presentata nel 2003, quando le hanno proposto di realizzare una cover del brano Dragostea din tei, dei romeni O-Zone. Una canzone che è subito diventata hit internazionale. «Per me è stato un periodo fantastico. Giravo l’Europa e mi esibivo in tv, nelle piazze e nelle discoteche – ricorda -. È stato come un miracolo della musica, per la prima volta in questa parte d’Europa si cantava in romeno. Sono stata anche invitata a Sanremo come ospite internazionale. Un’esperienza indimenticabile».
L’amore per la Sardegna
Naturalizzata italiana, Paula Mitrache è molto legata alla Puglia, dove è stata anche consigliera dell’allora sindaco di Bari Michele Emiliano per conto della comunità romena. Con la sua associazione Dacia Nicolaiana, infatti, lavora per costruire nuovi ponti culturali tra l’Italia e la Romania. Poi la scoperta della Sardegna, una terra che l’ha stregata fin dalla prima volta che ci ha messo piede. «Qui io mi trovo benissimo, sono innamorata di quest’isola. E mi piacciono molto le tradizioni locali. Una volta, in occasione di una visita ufficiale, mi sono presentata al parlamento romeno con indosso il costume tradizionale di Buddusò – ricorda Haiducii -. Mi piace scoprire la Sardegna giorno dopo giorno. Per esempio, amo uscire all’alba per godermi il silenzio e la bellezza di questi luoghi, come nei nuraghi e nelle chiese campestri. Faccio tantissime cose. Vado sul sup e amo anche raccogliere il mirto».
Nuovi progetti
Dal successo di Dragostea din tei, brano esploso tra il 2003 e il 2004, sono ormai passati diversi anni. Ma Haiducii, tra l’altro mamma di un giovane medico, non si è mai fermata. Da poco ha lanciato un nuovo singolo, che si intitola Respira. «Sta andando molto bene – afferma -. Questo brano rappresenta per me la libertà e anche l’importanza di allontanarsi dalle cose superflue. Il testo parla di un amore senza confini, come nelle favole, l’amore che tutti sognano e che ci guida nella nostra mente. Solo perfezione, solo purezza, due cuori e tanta luce. È una produzione sardo-pugliese, lo dedico a tutti coloro che lo ascolteranno».
Dario Budroni