Halloween? Una breve vacanza da brividi in Sardegna
Il prossimo fine settimana sarà il ponte di Ognissanti, che comprende la notte di Halloween certo, ma anche le tante feste e usanze sarde che molto hanno in comune con la tradizione celtica. Forse non tutti lo sanno ma l’origine di Halloween potrebbe essere sarda: si tratta di un’antichissima usanza che, a seconda della zona, prende il nome di Su Mortu Mortu o Is Animeddas. E anche per questo, dal momento che vi state chiedendo dove andare in occasione di un piccolo viaggio ad Halloween, vi consigliamo di visitare proprio la Sardegna.
Halloween in Sardegna, le origini
Simonetta Delussu, scrittrice e studiosa di tradizione sarde, ha trattato delle origini di questi antichissimi riti in Sardegna. Malgrado festeggiare i morti fosse una festa pagana, il 2 novembre, anche per la Chiesa cattolica si festeggia la commemorazione dei defunti, festa collegata al raccolto e momento nel quale, secondo la tradizione, il mondo dei vivi e quello dei morti entrano in contatto. L’usanza è molto antica e appartiene a tutte le popolazioni, le quali sostenevano che nella notte tra il trentuno ottobre e il primo novembre, i morti fossero liberi di vagare sulla Terra, che il sottile filo che divideva i due mondi si assottigliasse tanto da permettere agli spiriti di circolare liberamente sulla terra. La notte dei morti resta pertanto legata a innumerevoli tradizioni, in Sardegna i bambini girano per il paese bussando alle porte e chiedendo “is animasa” con un sacco o una federa. Per l’occasione le famiglie preparano apposta dei dolci tipici di saba (Pabassinas) o pane nero, come lo chiamano alcuni tra i mannos, per offrirli ai bambini che bussano alle porte chiedendo: “Si onada a is animasa?”. Le donne fanno cadere nel sacco pane, noci, frutta o dolci, le persone che mangeranno quei doni faranno sì che questi giungano al morto, il quale mangerà tramite loro.
Da zona a zona cambia il nome della festività ma non la valenza che le si attribuisce: Su bene e is animas, is animas, o su mortu mortu in Barbagia. In alcune zone della Sardegna vengono esposte delle zucche arancioni, per lo più in Barbagia dove le usanze restano più fedeli a quelle che furono anticamente, facendo tornare alla mente l’antico rito praticato sia in Sardegna sia in Corsica: cioè quello prendere i crani dal cimitero per far piovere, il cranio in seguito fu sostituito da una zucca che ne richiama le fattezze. Ecco come si esprime un vecchio di Ghilarza sul rito di Maimone, il dio pagano della pioggia: “Il simulacro più antico, la zucca, veniva portato in giro 70-75 anni fa, senza il supporto di lettighe o di altri elementi”. Zucca che tutt’oggi viene utilizzata per la festa dei morti.
Tutto ci riporta al nuragico e viene da pensare che la Sardegna festeggiasse tale ricorrenza già da allora, per una festa antica assimilabile a tutti gli effetti a quella che è stata Halloween per gli antichi druidi e che ancora oggi viene ampiamente riproposta, anche se in forma assai commercializzata e senza conoscerne il significato più profondo.
Ecco i nostri consigli:
Storicamente, si tratta di case nella roccia di origine prenuragica, abitazioni che erano effettivamente occupate. La tradizione popolare, invece, le ha trasformare nelle case di fate, esseri protagonisti di tante storie che si aggirerebbero nelle campagne di notte. In particolare, se ne trovano molte e molto ben conservate nei dintorni di Porto Torres.
Sella del Diavolo
Sono diverse le leggende sorte intorno a questo luogo. Secondo la più diffusa, Lucifero fu disarcionato in cielo dall’Arcangelo Gabriele e la sua sella cadde al suolo, formando quell’inconfondibile promontorio che rende ancora più unico il panorama di Cagliari.
Il castello di Casteldoria è un luogo impregnato di leggende, che vanno da favolosi tesori a perigliose battaglie contro nemici temibili. Per inciso, Casteldoria, in provincia di Sassari, è anche uno dei principali centri termali dell’isola, dove magari trascorrere qualche giorno di totale relax.
Castelli
Riuscite a immaginare qualcosa di più “halloweeniano” di un antico maniero ammantato di ombre che vi guarda all’alto di secoli e secoli di storia? Ebbene, i castelli della Sardegna possono essere proprio questo: nel percorso in cinque tappe che vi suggeriamo, oltre al già citato castello di Casteldoria, ci sono anche, per esempio, il castello di Pedres e il castello di Burgos.