Harley ama sorprendere
Harley ama sorprendere
Dopo la prima elettrica arriva dalla casa motociclista americana un ciclomotore elettrico di piccola cilindrata
Non è la classica moto nello stile cui ci ha abituato la casa fondata nel 1901 a Milwaukee, Wisconsin, dai due amici d’infanzia William Silvester Harley e Arthur Davidson, a cui poi si aggiunse Walter Davidson. Anzi, sotto l\'aspetto della dimensione, è proprio l\'opposto. Stile vintage ma tecnologia ultramoderna. E cuore elettrico, come la LiveWire, capace di scattare da 0 a 100 in 3 secondi, con albero motore longitudinale, batteria ad alta tensione (o RESS, sistema ricaricabile di accumulo dell’energia) formata da celle agli ioni di litio circondate da un involucro alettato in lega d’alluminio, autonomia tra i 152 e i 158 km, senza cambio, con un sistema per il recupero dell’energia presente in frenata, un misto di tecnologia, qualità, costruttiva e dinamica e posizionata nella fascia alta della categoria.
Il concept di scooter ha la stessa attenzione al particolare, alla tecnologia e alla qualità costruttiva, oltre che all\'estetica do ciascuna moto HD. Pensato per un uso cittadino e destinato soprattutto ai più giovani e a quelle categorie di persone definita smart - qualunque cosa voglia dire – ha uno stile vintage e ha un occhio attento all\'ambiente. Il disegno minimal, come si può notare dai disegni dei progetti completi diventati pubblici nel corso di una procedura di approvazione presso l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), infatti, ricorda alcune due ruote del passato, con una struttura a tubi aperta, in controtendenza con i tradizionali scooteroni carenatissimi, e una posizione di guida, più vicina a quella di una bike classica. Il mezzo è stato testato da Jack Mitrani, ex snowboarder e attuale testimonial degli X Games, con una speciale prova sulle strade innevate di Aspen, la nota località sciistica del Colorado durante i Winter X Games l’annuale fiera incentrata sugli sport estremi.
Il motore e la batteria sono alloggiati in una culla in vista, mentre due semi pedane ai lati rimandano al classico stile Harley presente sulle “sorelle” di cilindrata maggiore. La sella, molto in stile Harley, triangolare è a tutt\'uno con la struttura tubolare e il manubrio sobrio e molto tradizionale, danno un ulteriore tocco old school. Mancano alcuni particolari, come il faro e gli specchietti, che avranno una forma pensata per essere compatibili con il tono generale del mezzo. I freni sono a disco su entrambe le ruote a raggi. Le sospensioni sono rigida al posteriore e a forcella sull\'anteriore. La trasmissione dovrebbe essere affidata a una cinghia di carbonio mentre la batteria è di tipo rimovibile, dotata di una maniglia nella parte superiore può essere facilmente rimossa dal suo alloggiamento e trasportata. La caratteristica potrebbe essere non solo, utile sotto il profilo della sicurezza, diventando una sorta di antifurto, ma anche una importante feature che rende il mezzo perfetto per l\'uso urbano e per chi non dispone di un garage dove poter ricaricare l’accumulatore. Altri elementi come i parafanghi in metallo, la lunga sella da moto e il faro anteriore a led di design circolare, ci fanno capire che lo scooter dell’Harley Davidson non sarà sicuramente un mezzo proposto a un prezzo economico. Lo scooter è parte integrante del piano More Roads to Harley-Davidson che prevede l’allestimento di una gamma in grado di rispondere alle esigenze di un più vasto pubblico e di entrare in nuovi mercati. Il lancio anche in Europa è previsto tra la fine del 2020 e l\'inizio del 2021. (Fabio Schiavo)