I cioccolatini Peano di Ozieri conquistano i turisti della Costa Smeralda
Sono cioccolatini che parlano di amicizia e famiglia. Sono i racconti di una terra, quella sarda. Sono un’esplosione di sapori antichi, come la cotognata, e di nuovi gusti, come quello ottenuto dal connubio del cioccolato con le patate, che fusi insieme guardano al futuro. Le praline dell’azienda artigianale Peano di Ozieri parlano da sole, ma a dargli sempre più voce e visibilità è stato Davide Marini, giovanissimo pasticcere figlio dello chef Michele Peano e di Rita Cherchi, che vent’anni fa, nel 1997 dopo anni di lavoro all’estero nei più prestigiosi ristoranti stellati, torna a Ozieri e qui con la moglie apre il laboratorio artigianale di produzione di dolci. Si comincia sempre da ciò che si conosce e si ha sottomano: e così Michele e Rita iniziano a sfornare i manicaretti della tradizione ozierese, i sospiri di pasta di mandorle e gli amaretti, anche questi con un impasto mandorlato.
Ma è l’arrivo nel 2011 nel team del figlio Davide, attuale responsabile della produzione dell’azienda, a dare quella giusta svolta e apertura verso mercati sempre più ampi e prestigiosi. Se la trazione dei sospiri e degli amaretti resta il caposaldo della produzione Peano, sono però le praline di cioccolato a portare il nome dell’azienda ozierese fino a Porto Cervo e non solo.
In molte strutture di accoglienza a cinque stelle come il Pitrizza, il Cala di Volpe, il Pevero e il Colonna Park Hotel agli ospiti viene augurato il benvenuto e la buona notte con dei cioccolatini personalizzati a firma Peano.
«Questo per noi è un grande risultato raggiunto - racconta Davide Marini -, negli anni abbiamo continuato a portare avanti i gusti e le esperienze della nostra terra, ma con un occhio sempre all’innovazione. Assieme ai Disizzos, agli Ammenthos e ai Sentidhos che sono i nostri prodotti di punta, abbiamo creato una variante in barretta - continua Davide - uno snack che può essere consumato come sostitutivo di un pasto energetico. Stiamo avendo un ottimo riscontro perché molti clienti se li portano in ufficio o durante gli allenamenti sportivi, e anche negli alberghi lo stanno proponendo ai loro ospiti». «Le nostre praline nascono da ciò che viviamo, - aggiunge Davide Marini - dai rapporti umani che instauriamo tutti i giorni, e passano nelle nostre mani singolarmente, una ad una, più volte durante i processi di produzione. Sono uniche».
Antonella Brianda