I dolci tipici della tradizione da provare a Natale
Il Natale non è solo un giorno di festa. In Sardegna è un rito che comincia molto tempo prima. Un percorso lungo, autentico e piacevole che rispecchia le tradizioni di ogni famiglia. La cucina sarda sotto questo aspetto è la migliore rappresentazione della cultura di questa Regione. Una terra che ha saputo da sempre conservare se stessa nelle piccole cose, nei gesti e nelle consuetudini legate ai singoli borghi. A giovarne è ovviamente il nostro palato, ma anche le nostre tavole si arricchiscono di colori passando di portata in portata fino al dessert, la ciliegina sulla torta. Ecco allora una piccola selezione di piatti da non perdere.
Su Pan’e Saba
Partiamo da un prodotto soffice, elegante e docile, dal momento che si può usare sia in autunno che in inverno. Aveva tutti gli ingredienti per lasciare il segno. Il piatto nasce da una specifica necessità: essere popolare. Oggi questo termine spesso si associa a quello di fama, ma in questo caso va inteso come «conforme all’uso del popolo», a portata di tutti. Su Pan’e Saba è un piatto semplice che con poco riesce comunque a trasmettere un sapore inconfondibile usando la preparazione che rispecchia la lievitazione dei farinacei come il pane. In più c’è l’uva passa, le noci, le mandorle, e un goccio di saba, uno sciroppo che trasmette la giusta dolcezza a questo piatto inconfondibile.
Papassini
Un altro dolce interessante sono i papassini. Biscotti deliziosi e croccanti legati come sempre alla tradizione sarda. Al loro interno ci sono infatti alcuni degli ingredienti che caratterizzano il prodotto analizzato in precedenza: uva passa, noci, mandorle e piccoli pezzi di scorza.
Ma il vero tocco si vede all’esterno con quello strato bianco di glassa che riflette l’atmosfera natalizia. Come per il Pan’e Saba, anche questi dolci vengono usati per la festa di Ognissanti, ma come si fa a dire di no durante le festività natalizie.
Seadas
E che dire delle Seadas, dolce che ha scritto la storia delle botteghe sarde e che ha raccontato la sua cultura sin dalle radici dell’Ogliastra e della Barbagia. Dopodiché si sono estese fino a tutta la Sardegna. Una contaminazione di sapori che hanno poi portato a due divise versioni con formaggio crudo o cotto. Qualunque sia la scelta si sentirà comunque la freschezza di questo impasto formato da uova e semola con l’aggiunta di agrumi e grappa. E ancora non si è parlato dell’ultimo ingrediente: il miele!
Torroni
Guai a toccare i torroni sardi a tavola. Li abbiamo messi alla fine perché spesso sono gli ultimi del menu natalizio. L’ultimo tocco delizioso di una giornata indimenticabili. Il legame con questo prodotto arriva da molto lontano, come dimostra il documento del 1614 conservato nell’archivio di Stato di Cagliari. É un testo storico perché certifica l’influenza della cultura sarda con quella catalana e, di conseguenza, da quella araba. Da lì in poco tempo si sono diffusi nelle aree della Barbagia e della Mamoiada, per poi diventare il dessert perfetto per concludere il pranzo natalizio.