I “due volti” di Hamilton: Jazzmaster Face 2 Face III
È possibile portare al polso un solo orologio, ma avere a disposizione due quadranti sui quali leggere le informazioni? Se si distribuiscono queste informazioni su quadrante e fondello, sì. Ma serve qualcosa in più, che non obblighi a togliersi il segnatempo per leggere ciò che è riportato sul secondo quadrante o, se preferite, sul fondello. Questo qualcosa in più ce l’ha Hamilton.
Il terzo capitolo della saga
E ce l’ha da alcuni anni: si chiama Jazzmaster Face 2 Face. Un orologio che, quando fu presentato per la prima volta nel 2013, fu considerato un segnatempo all’avanguardia. Il concetto che portava con sé era quello di quadrante double-face, grazie alla cassa girevole; da una parte il cronografo, dall’altra il solo tempo. Una soluzione tecnica non facile da realizzare, che conferiva due personalità distinte a un’unica creazione orologiera.
A distanza di 10 anni, Hamilton rinnova questa collezione, che nella visione dell’azienda è il connubio fra tradizione e avanguardia, introducendo il Jazzmaster Face 2 Face III, la terza edizione dell’orologio con cassa basculante.
Nel mezzo c’è stato il Jazzmaster Face 2 Face II, lanciato nel 2016. La sua cassa ellittica da 53 mm per 44 mm, ospitava un quadrante con i tre contatori del cronografo non decentrati, il contatore dei secondi continui trasparente e i due dischi di giorno e data ricoperti da un bel vetro fumé.
Due quadranti, un solo Hamilton
Con il Jazzmaster Face 2 Face III, Hamilton torna a una dimensione di cassa più classica (44 mm) e a un’estetica che riporta l’orologio nell’alveo dei più comuni cronografi. Un volto per così dire rassicurante, che però cela sotto di sé una meccanica di prim’ordine e la prodezza tecnica della cassa basculante, che richiede esperienza e capacità di sviluppo non banali.
Grazie alla cassa rotonda girevole, il Jazzmaster Face 2 Face III può mettere due quadranti a disposizione di chi lo indossa: uno serve per la misurazione del tempo, con funzioni cronografiche, l’altro ha differenti scale di misurazione e consente la visione del movimento, il calibro cronografo automatico H-41 con riserva di carica di 60 ore.
Il quadrante principale dell’orologio ha una complessità che corrisponde a quella del movimento meccanico all’interno della cassa, caratterizzato da un’architettura multistrato. L’ora è leggibile sull’anello esterno e i tre contatori cronografici misurano il tempo di un evento cronometrato.
Questi contatori secondari sovrapposti sono collocati sulla parte superiore della ruota della data, che è a vista per il giorno del mese. Il tutto dà al quadrante l’impressione di una struttura tridimensionale. A rafforzare il concetto di dualità, gli elementi del quadrante antracite sono completati dagli accenti blu del contatore delle ore e della lancetta dei secondi cronografici.
Una sorpresa bifronte
Una volta ruotata la cassa, si apre il secondo quadrante con una scala tachimetrica in grigio e una pulsometrica in blu. Esse consentono a chi conduce una vita dinamica di controllare e misurare la frequenza delle proprie pulsazioni cardiache, oltre alla velocità raggiunta. Il design scheletrato del quadrante lascia intravedere il movimento cronografo automatico H-41, con in primo piano la grande massa oscillante.
Interessante notare che la cassa del diametro di 44 mm ha uno spessore piuttosto accentuato, 17,25 mm, e che, nonostante la complessa architettura del sistema basculante, i tecnici di Hamilton sono riusciti a renderla impermeabile fino a 5 bar, pari a circa 50 metri.
Nella tradizione del Jazzmaster
A sottolineare la volontà di Hamilton di proporre l’orologio come un connubio di tradizione e innovazione, il Jazzmaster Face 2 Face III è abbinato a un cinturino in pelle marrone effetto patina, accentuato da cuciture blu su entrambi i lati. Oltre a creare un bel contrasto cromatico e a dare un tocco sportivo all’orologio, queste impunture richiamano i tocchi di blu presenti sui quadranti.
Il Jazzmaster Face 2 Face III è in edizione limitata di 999 pezzi, qualcosa in più rispetto alla prima serie: quella era infatti limitata a 888 orologi, mentre la seconda era in edizione non limitata. Con questo orologio, Hamilton reinterpreta con virtuosismo tecnico il design della cassa girevole e conferisce al pezzo più raffinatezza rispetto al suo predecessore, che era più estremo. Inoltre, con questo segnatempo double-face il marchio apporta un tocco di sobrietà al più importante dei suoi orologi con complicazioni, apportandovi creatività e savoir-faire orologiero.
Davide Passoni