I foulard che raccontano le donne sarde
Grazia Deledda, Edina Altara e Nereide Rudas: tre grandi donne della storia sarda, tre grandi protagoniste della cultura del Novecento. Come potrebbe non omaggiarle la moda? È un po’ questo lo spirito della nuova collezione di foulard a loro ispirata e realizzata dal designer Paolo Curreli per Bagella. «La scelta è motivata non solo dalla valenza oggettiva del loro operato, svolto in ambiti molto diversi, ma anche dall\'idea di sottolineare il coraggio che accomuna queste donne, che nel secolo scorso riuscirono a esprimere la propria arte e il proprio pensiero critico e ad affermarsi in un universo maschile», ha spiegato il patron del brand sassarese Rinaldo Bagella durante la presentazione della collezione, avvenuta a novembre.
Una produzione che consolida la collaborazione tra Bagela e Curreli, che dura, ormai, da tre anni. Un appuntamento in cui design e tradizione sarda creano un sodalizio virtuoso. «Per Deledda ho scelto una citazione della secessione viennese che allontanasse la sua figura dal folclorismo per riposizionarla nella temperie europea», interviene Curreli. «Altara, invece, ho voluto rappresentarla come un Andy Warhol per la molteplice attività della sua “factory”, mentre Nereide Rudas ha per me sondato l\'anima dell\'Isola dei coralli, il sangue nascosto nelle sue profondità». Della scrittrice nuorese Premio Nobel per la Letteratura nel 1926 Deledda, di cui nel 2021 si sono festeggiati i 150 dalla nascita, si sa tutto o quasi, mentre meno note al grande pubblico sono la vita e i contributi apportati rispettivamente alla cultura dalla sassarese Altara, illustratrice, decoratrice, pittrice e ceramista (1898-1983), e alla scienza dalla “signora della psichiatria” Rudas, nata a Macomer e scomparsa nel 2016, a 81 anni.
Medico, ricercatrice e prima donna in Italia a ottenere la cattedra di Psichiatria, nel 1978, e promotrice della lotta che ha portato alla ribalta della politica sanitaria regionale e nazionale come priorità l\'assistenza psichiatrica e la tutela della salute mentale. Naturale che l’accoglienza della collezione, in vendita nello storico negozio di Bagella a Sassari e online, attraverso l’e-commerce del brand, e presentata sui social dalle immagini dei foulard e dai testi della professoressa Antonella Camarda, storica dell\'arte e direttrice del Museo Nivola di Orani, e di Bastiana Madau autrice, editor e critica letteraria, che approfondiscono le personalità delle tre figure femminili protagoniste del progetto, sia stata un successo.
Ilenia Giagnoni
Credits
- Foto concesse da Bagella 1932 - Sassari