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Compendio Garibaldino

text Samuele Ferrari

17 Dicembre 2024

I migliori musei da visitare in Sardegna

Una guida ai migliori musei da visitare per conoscere storia, tradizioni e cultura della Sardegna

Rinomata in tutto il mondo per il mare cristallino e le spiagge da sogno, la Sardegna offre molto più di panorami marini. L'isola vanta una ricca storia tutta da esplorare, custodita nei suoi musei archeologici, spazi dedicati all’arte contemporanea e affascinanti case museo che raccontano tradizioni e cultura locali.

Se desideri scoprire un lato meno conosciuto della Sardegna e organizzare un itinerario alternativo, questa guida ti accompagnerà attraverso i musei imperdibili dell’isola, visitabili in ogni stagione.

Museo Archeologico (Cagliari)

Il Museo Archeologico di Cagliari, il più importante dell’isola nel suo genere, custodisce preziose testimonianze della storia e della cultura sarda. Fondato nel 1800 e trasferito dal 1993 all’interno del complesso della Cittadella dei Musei, nel cuore del quartiere Castello, il museo offre un percorso espositivo che abbraccia millenni, dal Neolitico all’alto Medioevo. Si sviluppa su quattro piani. Il primo accompagna i visitatori in un viaggio cronologico attraverso le civiltà che hanno abitato l’isola, con un focus particolare sul tophet di Tharros, un santuario fenicio-punico rinvenuto nella provincia di Oristano. I due piani successivi ospitano ricostruzioni di importanti siti archeologici nelle regioni di Cagliari e Oristano. Infine, al quarto piano, si possono ammirare le straordinarie statue di Mont’e Prama, imponenti sculture della Civiltà nuragica risalenti al primo millennio a.C. Tra i reperti di maggiore rilievo spiccano la Navicella nuragica, un bronzetto caratteristico dell’età del Bronzo, e il Gigante guerriero con scudo, simbolo della maestosità della scultura nuragica.

Informazioni pratiche per la visita

Il museo è aperto dal mercoledì al lunedì, dalle ore 8:30 alle 18:45, con chiusura settimanale il martedì.

  • Biglietti: intero €9,00; ridotto €4,50; giovani 18-25 anni €2,00.

  • Come arrivare: situato nella parte alta della città, nel quartiere Castello, in Piazza Arsenale 1, il museo è facilmente raggiungibile dal centro con autobus, auto o una passeggiata di circa 15 minuti.

Museo Archeologico

Museo delle Maschere Mediterranee (Mamoiada)

Nel cuore della Barbagia, il paese di Mamoiada è celebre per il suo carnevale tipico, animato dalle figure emblematiche dei Mamuthones e degli Issohadores. Questi personaggi iconici, ormai simbolo della Sardegna nel mondo, trovano il loro spazio d’elezione nel Museo delle Maschere Mediterranee, una delle attrazioni culturali più affascinanti della regione. Il museo esplora la tradizione delle maschere rituali e carnevalesche, un aspetto profondamente radicato nella cultura sarda. Tuttavia, il suo approccio è ampio: accanto alle maschere della Barbagia, sono esposti anche costumi e manufatti provenienti da altre aree del Mediterraneo, come Portogallo, Spagna, Grecia, Bulgaria e Slovenia, oltre che da regioni italiane come il Friuli e l'Alto Adige. Il percorso espositivo si divide in due sezioni principali: Le maschere della Barbagia (una raccolta di costumi e maschere antichi e contemporanei che raccontano il significato rituale e simbolico del carnevale sardo e le Maschere mediterranee (una panoramica sulle tradizioni carnevalesche di altre culture, mostrando analogie e differenze con quelle sarde). Il museo si distingue per il suo approccio moderno e interattivo, con installazioni multimediali che permettono di approfondire il significato culturale e antropologico delle maschere.

Informazioni pratiche per la visita

Il Museo delle Maschere Mediterranee si trova, in Piazza Europa 15, nel centro di Mamoiada ed è aperto tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 10:00 alle 18:00.

  • Biglietti: intero €5,00; ridotto €3,50.

Museo delle Maschere Mediterranee

Museo Grazia Deledda (Nuoro)

Grazia Deledda, una delle figure più significative della letteratura italiana, è l’unica donna italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura, nel 1926. Nata a Nuoro nel 1871, Deledda ha saputo raccontare con profondità e sensibilità le tradizioni, la vita e i paesaggi della Sardegna, contribuendo a dar loro una dimensione universale. Oggi, la casa natale della scrittrice, situata in un tipico palazzo delle famiglie benestanti nuoresi, ospita il Museo Deleddiano, un luogo che celebra la vita e l’opera di questa straordinaria autrice. Il museo si articola in dieci sale espositive, offrendo ai visitatori un’immersione completa nella vita della scrittrice. Tra i materiali esposti si trovano: Manoscritti originali, che testimoniano il processo creativo di Deledda; Carteggi e documenti, che raccontano i legami personali e professionali della scrittrice; Romanzi e prime edizioni, simboli della sua produzione letteraria; Stampe fotografiche, che restituiscono uno spaccato della sua vita privata e pubblica. L’allestimento sottolinea il forte legame di Grazia Deledda con la Sardegna, la terra che ispirò gran parte della sua opera, ma non trascura gli anni trascorsi a Roma, dove la scrittrice si trasferì e proseguì la sua carriera letteraria.

Informazioni pratiche per la visita

Il Museo Deleddiano si trova nella zona nord di Nuoro, soprannominata l’Atene sarda per il suo fervore culturale, in Via Grazia Deledda 42, a Nuoro. È aperto dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 20:00.

  • Biglietti: intero €5,00; ridotto €3,00.

Man (Museo d’arte della provincia di Nuoro)

Nel cuore di Nuoro, conosciuta come l’Atene della Sardegna per il suo ruolo di fulcro culturale dell’isola, si trova il MAN (Museo d’Arte della Provincia di Nuoro), il più importante museo di arte contemporanea della regione. Ospitato in un elegante edificio del XIX secolo nel centro storico della città, il MAN è un punto di riferimento per l’arte sarda e internazionale. Fondato nel 1999, il MAN si è rapidamente affermato grazie alla sua capacità di intrecciare la tradizione artistica locale con le avanguardie internazionali. Al suo interni troviamo la Collezione permanente con opere di artisti sardi che hanno segnato il panorama culturale del XX secolo, tra cui Francesco Ciusa, Giuseppe Biasi e Giovanni Pintori, e anche Mostre temporanee.

Informazioni pratiche per la visita

Il MAN è situato nel centro storico di Nuoro, in Via Sebastiano Satta 27, facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi pubblici. È aperto dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 20:00.

  • Biglietti: intero €5,00; ridotto €3,00.

Museo del Costume (Nuoro)

Rimanendo nella città di Nuoro, non possiamo perderci il Museo del Costume, il più importante museo etnografico della Sardegna. Inaugurato nel 1976, il museo offre un’affascinante panoramica sulla vita tradizionale dell’isola, mettendo in luce aspetti legati all’abitare, al vestire, alla religiosità e all’immaginario popolare sardo. La collezione del museo comprende circa 5.000 oggetti, distribuiti in dieci sale tematiche. Questi raccontano secoli di storia e cultura sarda attraverso: abiti tradizionali, strumenti e oggetti quotidiani e simboli della religiosità popolare. Il percorso espositivo permette ai visitatori di immergersi nella vita autentica della Sardegna, scoprendo usi, costumi e pratiche che hanno caratterizzato l’identità dell’isola nei secoli.

Informazioni pratiche per la visita

Il museo si trova sul Colle di Sant’Onofrio, in Via Antonio Mereu 56, a breve distanza dal centro di Nuoro e facilmente raggiungibile sia a piedi che in auto. È aperto dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 20:00.

  • Biglietti: intero €5,00; ridotto €3,00.

Compendio Garibaldino

A nord della Sardegna, nella suggestiva isola di Caprera, si trova il Compendio Garibaldino, il luogo in cui Giuseppe Garibaldi visse gli ultimi anni della sua vita e dove morì nel 1882. Questo angolo di paradiso, scelto dall’Eroe dei Due Mondi come rifugio tra un’impresa e l’altra, rappresenta oggi uno dei musei storici più affascinanti d’Italia. Garibaldi si stabilì a Caprera nel 1856, conducendo una vita semplice e frugale dedicata alla famiglia e all’agricoltura. Qui avviò un’azienda agricola e trovò una pace che faceva da contrappunto alla sua vita avventurosa. Il museo, inaugurato nel 1976, fa oggi parte del Sistema Museale di Caprera, istituito nel 2014 dal Ministero dei Beni Culturali e composto anche dal Museo Nazionale Memoriale Giuseppe Garibaldi. Il percorso si sviluppa intorno a un cortile centrale, dominato dall’iconico Albero di Clelia, un grande pino che Garibaldi piantò nel 1867 per celebrare la nascita della figlia Clelia. Tra gli edifici visitabili: La “Casa Bianca”, la dimora principale di Garibaldi, con arredi e oggetti originali, La “Casa di Ferro”, un prefabbricato rivestito di lamiera che ospita la biblioteca personale dell’eroe, Cimeli e oggetti personali: fotografie, libri, abiti e strumenti di uso quotidiano che offrono uno sguardo intimo sulla vita di Garibaldi e Il cimitero di famiglia: dove riposano Garibaldi e i suoi cari. La visita al Compendio è un’esperienza emozionante che consente di entrare in contatto con la dimensione più privata di uno dei personaggi più iconici del XIX secolo.

Informazioni utili per la visita

Il Compendio Garibaldino è raggiungibile attraversando il ponte che collega La Maddalena e Caprera, proseguendo per circa 2 chilometri seguendo le indicazioni. È aperto dal lunedì al sabato, dalle 8:30 alle 19:30.

  • Biglietti: intero €8,00; ridotto €2,00.

Il Compendio, la casa di Garibaldi

Museo del Carbone (Carbonia)

Situato nel cuore dell’ex Grande Miniera di Serbariu, il Museo del Carbone rappresenta una testimonianza unica della storia dell’estrazione del carbone in Sardegna. Questo museo non solo celebra l’importanza economica della miniera, attiva dal 1937 al 1964, ma offre anche uno spaccato della vita dei minatori che vi lavoravano e del loro impatto sociale sull’isola. La Grande Miniera di Serbariu è stata una delle principali fonti energetiche della nazione tra gli anni '30 e '50, giocando un ruolo cruciale per lo sviluppo economico italiano. Dopo la chiusura nel 1971 e un lungo periodo di abbandono, nel 1991 l’amministrazione comunale acquistò il sito per trasformarlo in un centro culturale. Nel 2006, il Museo del Carbone ha aperto al pubblico, diventando un luogo di memoria e approfondimento. Il percorso museale offre un’esperienza immersiva grazie a diverse aree tematiche: La Lampisteria, sede dell’esposizione permanente che racconta la storia del carbone, l’evoluzione tecnologica dell’estrazione e le condizioni lavorative dei minatori; La Galleria Sotterranea e La Sala Argani.

Informazioni utili per la visita

Attualmente, alcune attività del museo sono state trasferite nei locali dell’Auditorium, situato accanto al Museo Paleontologico, ma la visita alla galleria sotterranea resta invariata (prenotazione obbligatoria). È aperto dalle 10:00 alle 19:00 (fino alle 18:00 nei mesi invernali).

  • Biglietti: intero €8,00; ridotto €6,00.

Casa Museo di Antonio Gramsci (Ghilarza, Oristano)

Nel cuore del centro storico di Ghilarza, in provincia di Oristano, si trova la Casa Museo di Antonio Gramsci, dedicata a uno dei più influenti pensatori del Novecento italiano e cofondatore del Partito Comunista d’Italia. Nato ad Ales nel 1881, Gramsci visse a Ghilarza dai sette ai vent’anni, periodo cruciale per la sua formazione. La casa, una tipica costruzione sarda dell’Ottocento, è suddivisa su due piani e ospita una ricca collezione di oggetti personali e materiali legati alla vita e all’opera di Gramsci. Il percorso espositivo si articola in sei sale, che offrono uno sguardo sulla vita personale e familiare del giovane Gramsci, oltre che sul contesto storico e culturale che lo ha ispirato. Grazie a schermi interattivi, i visitatori possono approfondire i suoi scritti più noti, come le Lettere dal carcere e i Quaderni dal carcere, testimoni del suo impegno intellettuale e politico anche durante la detenzione.

Informazioni utili per la visita

La Casa Museo si trova nel centro storico di Ghilarza, in Corso Umberto 57, ed è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:30. L’ingresso è gratuito.

Pinacoteca Nazionale (Sassari)

Nel cuore del centro storico di Sassari si trova la Pinacoteca Nazionale, ospitata all'interno dell’ex collegio gesuitico del Canopleno. Inaugurata nel 2008, la pinacoteca è oggi la più grande collezione artistica della Sardegna e un punto di riferimento per gli amanti dell'arte, con una vasta selezione di opere che spaziano dal Medioevo fino all'arte contemporanea. La pinacoteca ospita una ricca collezione di dipinti di artisti italiani ed europei, con opere di grande valore storico e artistico. Tra i capolavori esposti, spiccano: La Madonna col Bambino di Bartolomeo Vivarini e La Maddalena di Andrea Vaccaro. Inoltre, la pinacoteca offre anche un’importante selezione di lavori di artisti sardi dell’Ottocento e primo Novecento, testimoniando la fioritura della pittura regionale.

Informazioni utili per la visita

La Pinacoteca Nazionale di Sassari si trova nel pieno centro storico della città, Piazza Santa Caterina, ed è aperta dal martedì al sabato, dalle 9:00 alle 19:30.

  • Biglietti: intero €6,00, ridotto €2,00.

Pinacoteca Nazionale di Sassari

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