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I nomi delle Spiagge della Costa Smeralda
22 Maggio 2021

I nomi delle Spiagge della Costa Smeralda


Bianco, dorato, verde e azzurro: sono questi i colori delle spiagge della Costa Smeralda, una certezza naturale che mantiene da sempre quel fascino che molti chiamerebbero caraibico ma che invece è tutto sardo, e che ai Caraibi non ha nulla da invidiare.


Ognuna ha delle caratteristiche uniche rispetto alle altre. Non solo bellezza estetica, però, perché a renderle ancora più speciali sono senz’altro i nomi e i significati - tutti legati al territorio - che portano con loro. E tu conosci quelli delle spiagge più importanti? Scopriamoli insieme.



Cala Granu


Il termine granu lascia intendere qualcosa del passato di questa spiaggia, una delle più apprezzate di tutta la Costa Smeralda. A Cala Granu, infatti, i campi dorati di spighe di grano dominavano il paesaggio come eterni spettatori della sua bellezza.


Fino agli anni Cinquanta era frequentata quasi esclusivamente dagli abitanti del posto, i primi veri bagnanti, fino a quando non fu scoperta dai turisti proprio tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento e divenne una delle prime spiagge celebri della zona.



Porto Cervo


Sebbene Porto Cervo sia l’intera località che comprende anche il porto omonimo, è interessante notare che anche per questa meravigliosa porzione di territorio e il suo borgo esiste una leggenda secondo la quale questo nome sarebbe stato attribuito al borgo per via della forma della baia, che con le sue rientranze ricorderebbe la testa di un cervo.



Grande Pevero e Piccolo Pevero


Il Golfo Pevero racchiude in sé due veri e propri gioielli dalla sabbia bianca: il Grande e il Piccolo Pevero.



Le due spiagge, di cui la seconda con vista sulle distanti isole Nibani, venivano chiamate dagli abitanti dell’antica zona dei Monti di Mola - questo era l’antico nome della Costa Smeralda - rispettivamente rena manna e renaredda, cioè grande e piccola spiaggia.


Ma c’è un altro significato dietro al nome delle due spiagge: in alcune cartine topografiche degli anni Sessanta questa località viene chiamata Golfo Pero, forse per la presenza di tali alberi sul territorio. Da questo termine deriverebbe quindi l’odierno “Golfo Pevero”.



Romazzino e Piccolo Romazzino 


Sabbia, rocce smussate dal vento e flora rigogliosa si alternano su queste due spiagge lontane ma molto simili tra loro. E proprio alla flora tipica della zona devono il loro nome, perché “romazzino” altro non sarebbe che l’appellativo odierno derivato da romassinu, il termine gallurese con cui viene indicata la pianta del rosmarino e attribuito alle due spiagge.


Ancora oggi proprio su queste rive le piante del rosmarino continuano a fare capolino con le loro fronde verdi e i piccoli fiori blu-viola, riempiendo l’atmosfera con il loro caratteristico profumo balsamico.



Spiaggia Poltu Di Li Cogghj


Più conosciuta come Spiaggia del Principe perché pare fosse la prediletta dell’Aga Khan, è una delle cale più selvagge di tutta la Costa Smeralda grazie alla sua conformazione che la racchiude perfettamente tra le braccia del territorio circostante, popolato dai contorti alberi di ginepro e dalla profumata macchia mediterranea.


Sembrerebbe che il nome Poltu Di Li Cogghj significhi in gallurese “il porto delle pelli”, come ad indicare un probabile punto di commercio e sbarco di tali merci in questa località.



Spiaggia dell’Elefante


Posizionata tra La Celvia e Cala di Volpe, la spiaggia dell’Elefante è una piccola star della Costa Smeralda grazie alla sua celebre apparizione del 1976 in uno dei film dell’agente 007: La spia che mi amava.



Il suo nome è dovuto alla roccia a forma di elefante che si trova proprio sulla riva, come se l’animale fosse arrivato fino al bagnasciuga per godersi la sabbia dorata e l’acqua cristallina. Nel complesso, la Spiaggia dell’Elefante è una piccola caletta quasi nascosta e immersa nel verde, che regala ogni anno ai bagnanti una giornata all’insegna del mare e della tranquillità, con vista sulle vicine spiagge di Li Itriceddi e Liscia Ruja.



Liscia Ruja e Petra Ruja


Arriviamo ad altre due grandi star di questa parte di Sardegna, specialmente se si parla della spiaggia di Liscia Ruja, con i suoi 800 metri di sabbia rosa e il suo panorama mozzafiato sul mare aperto.


Il loro nome racconta il territorio che le caratterizzano: il termine ruja significa rossa, proprio come la spiaggia dai toni rossicci per via del terreno di queste due aree. Liscia invece significherebbe “valle percorsa da un fiume” mentre petra, più semplicemente, richiamerebbe la conformazione più rocciosa della sorella minore di Liscia Ruja.


“Valle rossa” e “Pietra rossa” sarebbero quindi i significati delle due spiagge vicine e oggi gettonatissime dai visitatori anche per via delle loro sfumature mozzafiato.



Razza di Juncu


Molto amata per la sua spiaggia bianca dalla sabbia finissima, Razza di Juncu o Razza di Giunco è suddivisa in realtà in quattro spiagge che finiscono con Rena Bianca. Deve il suo nome alla grande presenza di giunchi che crescono nelle vicine aree tra le spiagge minori, che in alcuni tratti risultano paludose.


Le spiagge che costituiscono Razza di Juncu sono un paradiso per gli amanti dei luoghi più riservati, nonché il posto ideale per i proprietari di cani in quanto si tratta di spiagge dog friendly.



Benedetta Piras


Credits


  • Ph Marcello Chiodino


Inspiration

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