I parrocchiani di Stella Maris in festa per la celebrazione patronale
È l’evento identitario della comunità religiosa di Porto Cervo: la festa patronale di Stella Maris il 28 agosto rappresenta la ricorrenza in cui tutti quelli che vivono l’incantevole chiesa firmata da Michele Busiri Vici, parrocchiani stanziali o meno, sono tutti di casa e a casa. Ed è questo il messaggio che il nuovo parroco, Don Giorgio Diana, nominato poco meno di un anno fa dopo la scomparsa nel giugno scorso di Don Raimondo Satta, vuole trasmettere alla sua comunità. Lo fa nel segno della continuità, ripercorrendo le tappe dei festeggiamenti e della processione a mare. «Per un nuovo parroco è necessario lasciarsi coinvolgere da una comunità che ha già una sua storia, seppur abbastanza recente, - afferma Don Diana - io mi inserisco all’interno di questa storia con una sostanziale continuità. Si tratta di fatto di un passaggio di testimone. Al termine delle messe domenicali dei mesi scorsi ho convocato la comunità in alcuni incontri aperti a tutti, e ho voluto come prima cosa ascoltare tutti, non avendo mai partecipato alla festa per la Madonna di Stella Maris». Dopo la celebrazione eucaristica presieduta dal monsignor Sanguinetti in veste di amministratore apostolico della Diocesi, alle 18 prende il via l’emozionante programma con la processione a mare nella rada di Porto Cervo, dove la statua della Madonna è accompagnata da barche gremite di persone. «Considero l’idea della Madonna come stella del mare, - spiega Don Diana - la stella che sta in cielo e che i naviganti guardano per essere. Questa suggestione può essere riportata alla vita: a volte il mare è calmo, a volte invece si naviga nella tempesta, ma quale che sia lo stato della navigazione, il navigante può alzare lo sguardo affinché la Stella Maris lo guidi. È per me anche un grande invito alla speranza e a scegliere Maria come punto di riferimento e guida, compagna di viaggio come in questa processione per mare». Al termine della celebrazione religiosa, un momento conviviale nella piazza Stella Maris, con la lotteria di beneficenza e i balli folcloristici. Come ogni anno, sardi e turisti diventano un’unica comunità sotto la Stella Maris.
Antonella Brianda