I Quattro Mori della bandiera sarda
Che tu sia nativo dell’isola o decida di fare un viaggio in Sardegna per la prima volta, uno dei motivi più ricorrenti che vedrai giorno dopo giorno sarà senza dubbio la bandiera dei Quattro Mori.
La sua presenza tuttavia non è insolita o ridondante, anzi: il popolo sardo va molto orgoglioso della propria identità e dei simboli che raccontano la sua storia. Così il vessillo dell’isola - prima ancora che della regione - è, giustamente, il motivo forse a loro più caro.
Ti è mai capitato di chiederti come questo simbolo sia nato? La storia della bandiera sarda è ricca di interrogativi e misteri oggi non ancora risolti, ecco alcune versioni della sua nascita.
Un po’ di storia
Il mistero dell’origine della bandiera sarda gira tutto intorno alle figure enigmatiche dei Quattro Mori. Prima di raccontarti le tante storie su di loro tuttavia è giusto fare un breve riassunto sulla storia della bandiera in sé.
La prima testimonianza che troviamo della bandiera usata come tale risale nientemeno che al 1280, quando la Sardegna entra a far parte della Corona d’Aragona e dei sigilli con la croce di San Giorgio rossa in campo bianco vengono adottati dalla cancelleria reale.
Il motivo per cui si scelse di utilizzarli non si sa per certo, alcuni storici credono però che la bandiera di San Giorgio sia stata donata come sigillo da papa Benedetto VIII nel lontano 1020, quando l’isola era assediata dalle incursioni dei Mori e la Sede Apostolica aveva inviato il vessillo ai giudicati della Sardegna come incoraggiamento a scacciare gli invasori.
La Croce di San Giorgio infatti era la stessa usata dai crociati nelle battaglie in Terra Santa contro gli infedeli.
Chi considera questa come la versione reale dei fatti, attribuisce la presenza delle teste dei Mori sulla bandiera all’incoraggiamento di sconfiggerli e “farne rotolare le teste”, da qui anche la presunta motivazione della benda sugli occhi in segno funebre. Nel corso del tempo, fino al 1500 circa, la bandiera viene poi raffigurata in modo piuttosto differente, a volte viene identificata con la semplice croce di San Giorgio rossa in campo bianco, altre invece i Mori hanno la benda sopra gli occhi, altre ancora non l\'hanno proprio o la portano sulla fronte.
È dal 1500 e specialmente con Carlo V che i Quattro Mori entrano a tutti gli effetti nel vessillo, anche se ancora sembrano esserci diverse differenze nel corso del tempo per quanto riguarda la presenza o meno della benda e sulla sua posizione. Da quel momento fino al 1999 la bandiera dei Quattro Mori viene usata prevalentemente con i Quattro Mori bendati fino a quando, alla fine del millennio, una nuova legge regionale li cambia definitivamente nella versione odierna con la bandana sulla fronte.
I Quattro Mori: regnanti o feroci nemici?
Si è detto prima che le leggende che aleggiano intorno alle figure dei mori siano tante e diverse, il motivo è che in alcune versioni della storia questi ultimi non sono gli invasori ma veri e propri re eroici.
Per comprendere questo punto di vista dobbiamo però tornare alle guerre contro gli invasori che nel corso dell’anno Mille tormentavano il popolo sardo e i giudicati.Una versione della storia vuole infatti che durante la battaglia ad Alcoraz del 1096 condotta da Pietro I d’Aragona, i sardi vinsero grazie a San Giorgio in persona il quale, apparendo sul campo di battaglia e combattendo al loro fianco, riuscì a sconfiggere quattro temutissimi principi dei mori, poi riportati bendati sul vessillo come simbolo di vittoria.
Dall’altro lato però abbiamo una versione che ci porta molto più indietro nella storia sarda, ovvero quando l’isola era divisa proprio in quattro giudicati ognuno amministrato da un giudice.
Alcuni storici infatti sono del parere che la bandiera sarda così divisa rappresenti non tanto gli invasori quanto piuttosto proprio quei giudici la cui pelle era con tutta probabilità scura come i loro antenati. Proprio questa versione della storia andrebbe a favore della versione della bandiera che vuole la benda sulla fronte dei Quattro Mori anziché sui loro occhi, come spesso furono raffigurati intorno al 1500.
Benedetta Piras