I siti archeologici a due passi dalla Costa Smeralda
Il mare è sempre là. Colora lo sfondo e genera immensa bellezza. Ma basta salire in auto e percorrere pochi chilometri per trovarsi di fronte a un altro tipo di spettacolo, stavolta costruito dall’uomo. Poco lontano dalla Costa Smeralda resistono da millenni alcuni dei più importanti siti archeologici della Sardegna. Capolavori fatti a mano che contribuiscono a fare di questa terra, la Gallura, un luogo dalle mille sorprese.
I tesori di Arzachena
Dopo pochi minuti di auto da Porto Cervo si arriva per esempio davanti ai cancelli di un importante sito di epoca nuragica, nel territorio comunale di Arzachena. È il complesso nuragico La Prisgiona, in località Capichera, una struttura abitata dal XIV al VIII secolo avanti Cristo composta da una torre centrale e da due laterali, da un bastione e da decine di capanne. Un monumento, tra i più importanti e meglio conservati dell’isola e nel 2019 visitato anche da Piero Angela, che dà la possibilità ai visitatori di fare un entusiasmante viaggio nella grandezza della civiltà nuragica. A brevissima distanza, invece, ci si può imbattere nella bellezza della tomba dei giganti Coddu ’Ecchju, anche questa di epoca nuragica e perfettamente conservata. Sempre nel territorio arzachenese si possono poi visitare il nuraghe Albucciu, le tombe dei giganti Li Lolghi e Moru, il tempietto Malchittu e la necropoli Li Muri.
Storia di Olbia
Anche Olbia, la città più grande e importante della Gallura, è ricchissima di storia. Basti pensare che fu abitata dai fenici, dai greci, dai cartaginesi e dai romani. Per quanto riguarda la storia romana, sono consigliati i resti dell’acquedotto di Sa Rughittula, le grandi navi conservate tra le sale del museo archeologico e la necropoli di San Simplicio, ai piedi della basilica simbolo della città. Quello di Olbia è inoltre un territorio molto ricco anche dal punto di vista della civiltà nuragica.
Si consiglia per esempio una visita al pozzo sacro di Sa Testa, perfettamente conservato, al nuraghe Riu Mulinu e alla tomba dei giganti Su Mont’e s’Abe, che sorge ai piedi del castello medievale di Pedres.
Santa Teresa, Palau e zone interne
Anche a nord della Costa Smeralda ci sono molte cose da vedere. A Santa Teresa di Gallura, per esempio, c’è il grande complesso Lu Brandali, con nuraghe e tomba dei giganti, mentre a Palau si può visitare la tomba dei giganti di Li Mizzani. Anche se ci si trova nelle zone più interne della Gallura non si rischia certo di rimanere a bocca asciutta. Nel territorio di Tempio Pausania ci sono il nuraghe Majori e il nuraghe Izzana, lungo il confine con Aggius. Molto belli anche la tomba dei giganti di Pascaredda, a Calangianus, e i quattro dolmen di Luras. Invece Luogosanto, oltre per le sue architetture religiose, è famoso anche per il castello di Balaiana, il palazzo di Baldu e la capanna delle riunioni di Monti Casteddu.
Dario Budroni
In foto: il nuraghe La Prisgiona (foto Marcello Chiodino), la tomba dei giganti di Coddu ‘Ecchju (foto Marcello Chiodino), il castello di Pedres e il pozzo sacro di Sa Testa