Ikigai, un buon motivo per alzarsi di mattina
Fate parte di quell’esercito di persone che affrontano il lunedì in apnea? Da quanto tempo alzarvi da letto non è più fonte di gioia? E da quanto tempo le vostre giornate sono colorate con una palette che spazia dai malinconici grigi al più profondo dei neri?
Provate a ricordarvi qual è stata l’ultima volta (o l’ultimo periodo della vostra vita) in cui avete provato piacere nell’alzarvi la mattina o nel sentire trillare la sveglia. Si trattava di una partenza per le vacanze, dell’inizio di una giornata di festa, o ancora, il preludio di un appuntamento amoroso?
Provate a pensare che già da domani le giornate inizieranno con lo stesso spirito, e che fuori dalle coperte vi aspetti qualcosa per cui state lavorando sodo ma che vi porterà a scoprire la parte più autentica di voi stessi.
I giapponesi sono maestri nell’arte dell’introspezione, e hanno coniato tanti termini per riconoscere le emozioni e i passaggi della vita, e anche noi possiamo farne tesoro. La parola di cui vogliamo parlare è Ikigai, che racchiude in sé due concetti, ed è molto piacevole da tenere a mente. Ikigai significa “ragione di esistere”, da Iki “vita, esistenza” e gai “significato”, e nella fusione di questi due termini si racchiude proprio l’essenza di ciò che può dare senso alla nostra esistenza. Qual è il significato della nostra vita? Dove troviamo la soddisfazione del nostro stare al mondo? Quali sono i valori più importanti per noi? Per cosa vale la pena vivere?
Anche se state attraversando un periodo buio questo non significa che durerà in eterno, se avete comunque uno scopo, anche a costo di sacrifici, in fondo al tunnel c’è una parte di voi che aspetta di rivelarsi a tutto tondo. Ognuno ha un proprio Ikigai, il che non significa avere obiettivi sproporzionati e irrealistici, ma anche piccole ragioni per vivere che danno un colore diverso alle giornate e stimolano all’azione. Non affronteremo il tema del senso della vita perché è molto più grande di noi, piuttosto ci interessa un punto di vista che permette di vivere in reale assonanza con il mondo.
I giapponesi, che conoscono e praticano la ricerca dell’Ikigai, si pongono queste 4 domande, e cercano di dare a ognuna di esse una risposta, semplice o complessa che sia.
- Cosa amate?
- In che cosa siete bravi?
- Cosa potete fare per il mondo?
- Come potete essere ripagati per fare ciò?
Queste 4 domande vi permettono di individuare le 4 aree fondamentali del vostro senso di esistere:
- Passione
- Vocazione
- Missione
- Professione
Ponetevi queste domande con assoluta sincerità, in un momento calmo, lontani da distrazioni e possibilmente a contatto con la natura. Ricercare il proprio Ikigai è come immergersi in un flusso, in uno stato di totale presenza rispetto a quanto accade. La vostra mente, invece di saltellare irrequieta si focalizzerà sul presente. Sentire la pienezza del presente, che rende ogni istante prezioso, dà la sensazione di avere uno scopo nella vita (che è qualcosa di diverso di un semplice obiettivo da raggiungere).
È l’inizio di una lunga ricerca che può durare tutta una vita, ma il bello è che durante questa esplorazione raggiungerete degli obiettivi e degli equilibri che si sposteranno, ma senza farvi perdere il vostro centro.
Si può iniziare in piccolo, ad esempio, individuando ogni mattina un piccolo gesto, rituale o incontro che scaldano il cuore. Può essere qualcosa di molto concreto, un caffelatte fumante con una brioche calda, o una piccola pausa dal lavoro per incontrare un amico. O anche una piccola novità nella routine del lavoro, che anche se non immediatamente retribuita vi faccia percepire che state facendo qualcosa di buono. Oppure dedicarvi a un’attività da sempre accantonata per paura di insuccessi o perché richiede troppo tempo. Non è necessario essere un pianista di successo per godere di una melodia, se sapete vivere nella pienezza del momento.
Questi gesti di attenzione verso voi stessi possono aprire a prospettive più ampie, in cui c’è da lavorare in profondità per arrivare a pensare in grande. Avete pensato alla soddisfazione di donare qualcosa di voi, delle vostre capacità o dei vostri sogni a una persona, a un animale o al Pianeta?
La ricerca richiede una lunga introspezione, ma questo è il regalo più bello che possiate farvi. L’unica cosa che vi serve, ed è forse il bene più raro di questi giorni, è il tempo, sì perché questa ricerca richiede tempo e una mente fresca. Lo sanno bene gli abitanti di Okinawa, una zona del Giappone famosa per la longevità dei suoi abitanti, che grazie a una dieta particolare, a uno stile di vita a contatto con la natura e lontana dagli stress, hanno trovato la loro ragione di vita, il loro Ikigai.
Oltre ad aver adottato abitudini alimentari sane, gli abitanti di Okinawa sono molto attivi socialmente, lavorano con piacere fino alla fine dei loro giorni, non vanno in pensione, e danno il loro contributo alla società finché sono vivi, questo anche perché vivono in un tessuto sociale forte e connesso, sostenendosi fra amici quando non hanno più parenti.
Quando si crea un equilibrio tra questi aspetti della vita, quando c’è armonia fra chi siete, quello che fate della vostra esistenza e per gli altri, e ottenete il giusto riconoscimento per il vostro lavoro, avrete trovato il vostro Ikigai. Tutto questo dovrebbe nascere spontaneamente dai vostri desideri più intimi, da quella parte interiore che giace sotto un guscio a volte duro, ma che nasconde la vostra vera essenza. Fare le cose con cura, amore e attenzione è un percorso che porta al successo interiore e anche materiale, ciò che conta è svelare e coltivare ciò che vi piace veramente e farne il centro della vostra vita, ricordandovi di donarlo anche al mondo.
Buon Ikigai a tutti!
Nathalie Anne Dodd
Bibliografia:
Bettina Lemke, Ikigai, il metodo giapponese: trovare il senso della vita per essere felici, Giunti, Firenze, 2017
Ken Mogi, Il piccolo libro dell’ikigai: la via giapponese alla felicità, trad. di Anna Rusconi, Einaudi, Torino, 2018
Hector Garcia, Francesc Miralles, Il metodo Ikigai: i segreti della filosofia giapponese per una vita lunga e felice, trad. di Francesca Pe’, Rizzoli, Milano, 2018
Credits
Immagine di copertina
- IKigai masaaki komori ©unsplash
Galleria orizzontale 1
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