Il Consorzio Costa Smeralda compie 59 anni
La storia comincia una mattina di metà marzo, nel centro storico di Olbia, dietro il portone del civico 193 di corso Umberto. Il principe Karim Aga Khan si presenta davanti al notaio Mario Altea, di Tempio. Con lui ci sono anche Patrick Guinnes, Felix Bigio, John Duncan Miller, Andrè Ardoin e René Podbielski. Firmano delle carte, si stringono la mano. È nato il Consorzio Costa Smeralda. Sei soci fondatori, il 14 marzo del 1962, in pieno boom economico, danno vita a un qualcosa destinato a diventare un mito del turismo mondiale. Sono 1800 gli ettari di terra della zona di Monti di Mola, nel territorio di Arzachena, ultimamente passati dai vecchi ai nuovi proprietari. Davanti al notaio con lo studio a Olbia, e dopo una lettera d’intenti firmata pochi mesi prima, nasce così il Consorzio Costa Smeralda. Senza scopo di lucro, e voluto dal principe Karim Aga Khan, ha l’obiettivo di controllare e governare lo sviluppo urbanistico, territoriale e architettonico di una destinazione che sarebbe presto entrata nella storia della Gallura, della Sardegna e dell’Italia: la Costa Smeralda.
Nascita di un sogno
Già nel dopoguerra alcuni industriali italiani erano rimasti profondamente colpiti dalla bellezza di Monti di Mola, un territorio senza strade né servizi ma caratterizzato da un mare mozzafiato e da una natura selvaggia e incontaminata. Verso la fine degli anni Cinquanta arrivò un importante finanziere inglese, John Duncan Miller, che parlò presto di questo magico angolo di Gallura nei circoli finanziari di Londra, dei quali faceva parte anche il principe Karim Aga Khan. Nel giro di poco tempo, a Monti di Mola, prese quindi il via la compravendita di numerosi terreni che appartenevano perlopiù a due grandi famiglie: gli Azara e gli Orecchioni. Terre che, oggi come allora, ricadono in gran parte nel Comune di Arzachena, mentre una porzione più piccola si trova all’interno dei confini comunali di Olbia. Con il sostegno di alcuni esponenti della politica locale, come per esempio il consigliere regionale Giovanni Filigheddu di Arzachena, il gruppo di investitori capeggiato dall’Aga Khan cominciò così a immaginare un progetto turistico unico nel suo genere, da far nascere dal nulla.
Un progetto che, nel giro di breve tempo, avrebbe innescato uno sviluppo economico senza precedenti in Sardegna e in particolare in Gallura. Sempre qui il principe Karim Aga Khan, tra le altre cose, avrebbe presto promosso la nascita di importanti imprese e società connesse al sistema Costa Smeralda, a cominciare dalla compagnia aerea Alisarda.
Il Consorzio Costa Smeralda
Il giovane principe Karim Aga Khan immaginò la costruzione di ville e hotel. E anche la nascita di un borgo sul mare, Porto Cervo. Il suo obiettivo era quello di fare della Costa Smeralda una meta del turismo internazionale d’élite. Una destinazione da costruire e sviluppare in modo controllato e in perfetta armonia con l’ambiente circostante. Per questo, dopo una lettera d’intenti firmata nel 1961, il 14 marzo del 1962, a Olbia, venne fondato il Consorzio Costa Smeralda. Venne anche istituito un prestigioso Comitato di Architettura, incaricato di redigere i rigorosi piani di sviluppo e di assicurare un costante controllo dell’area. Furono chiamati alcuni dei migliori architetti dell’epoca: Luigi Vietti, Jacques Couëlle, Michele Busiri Vici e Antonio Simon Mossa. Quattro giganti che ebbero il merito di concepire uno stile architettonico profondamente caratteristico, e inserito in un paesaggio da proteggere e salvaguardare, che ancora oggi contraddistingue ogni costruzione in Costa Smeralda.
Il Consorzio oggi
Dalla sua fondazione sono passati 59 anni e il Consorzio, con sede nel cuore di Porto Cervo, è ancora il custode della bellezza, della programmazione e dello sviluppo controllato. Da sempre, infatti, il Consorzio garantisce a tutti i suoi consorziati, ma anche ai semplici frequentatori della destinazione, numerosi e importanti servizi caratterizzati da un livello qualitativo superiore alla media, anche per contribuire in maniera decisiva alla crescita del valore del patrimonio ambientale e immobiliare. Il Consorzio, per questo, presiede, organizza e promuove i servizi di vigilanza, la gestione e la realizzazione di nuove infrastrutture, i servizi di protezione ambientale, i servizi antincendio, i servizi medici e il comitato di architettura.
Dario Budroni
Credits
- Ph di Marcello Chiodino