Il fratino ha scelto la Sardegna
Con il lockdown alcune abitudini degli animali hanno subito modifiche significative tanto da indurre il Corpo Forestale a intensificare le attività di protezione e monitoraggio destinate alla sopravvivenza. E’ accaduto anche nel caso del fratino, l’uccello rarissimo che si trova sia in Europa sia in Asia. La specie, in via d’estinzione, viene rigorosamente protetta dalla Convenzione di Berna insieme alla direttiva Uccelli del 2009 della Comunità Europea e ad altre numerose normative. Il fratino, definito Charadrius alexandrinus, è un volatile cosmopolita che si nutre di insetti, si sposta prevalentemente in stormi tranne durante il periodo della nidificazione in cui viaggia in solitario.
Sardegna, la nuova meta
In Sardegna alcune specie di avifauna hanno scelto come luoghi di nidificazione nuovi territori come per esempio a Castiadas nella spiaggia di Sant’Elmo dove a maggio tre uova di fratino sono state avvistate accanto ad un piccolo uccello che stazionava di guardia nelle vicinanze. Un altro esemplare è stato segnalato nel giugno dello scorso anno a Bari Sardo in Ogliastra. Ma sono diversi i siti sensibili in cui nidificano gli esemplari di questo piccolo trampoliere limicolo che vive nelle zone costiere e lagunari. I nidi vengono costruiti nella sabbia ma non troppo lontani dal mare, normalmente riempiti di un numero di uova pari a tre e la cova dura circa un mese.
Le parole di WWF Italia
Carmelo Spada è il delegato Wwf Italia per la Sardegna e spiega: «Il fratino è un piccolo trampoliere di circa 16 cm dalla colorazione chiara, zampe e becco nerastri con delle macchie scure ai lati superiori del petto. L’occhio esperto del birdwatcher riesce a scorgerlo mentre corre velocemente tra le dune e la battigia, con il suo ventre bianco fa da contrasto a un piumaggio grigio che risulta perfettamente mimetico per gli ambienti sabbiosi dove nidifica».
Il crescente interesse e la sensibilità sviluppatisi in questi ultimi anni nei confronti della tutela dell’ambiente ha creato una sinergia fra i cittadini e le istituzioni coordinate dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente.
«Questo uccello rappresenta l’emblema dello stato di conservazione delle nostre spiagge - continua Carmelo Spada - e ricorda a tutti noi quanto la spiaggia non sia solo un luogo di vacanza ma anche un ecosistema molto complesso e dall’equilibrio altrettanto delicato. La specie ha uno status di conservazione sfavorevole in Europa dovuto al disturbo antropico e la continua perdita di habitat hanno notevolmente ridotto la popolazione europea e italiana».
Il ruolo delle associazioni
Molte le associazioni di volontari che, in questa estate davvero insolita, collaborando quotidianamente, per prime hanno reso noto che l’uccello ha deposto le uova in diverse località tra il Sarrabus e il Cagliaritano fino all’evento più eclatante delle uova dischiuse nella spiaggia del Poetto di Quartu dove la Polizia municipale ha transennato e coordinato operazioni di monitoraggio e sorveglianza.
Un segnale di impegno per tutelare l’avifauna da parte di tutti che testimonia che la biodiversità che la Sardegna custodisce è patrimonio da salvaguardare e dimostra quanto ognuno possa esserne protagonista in prima persona.
Anna Maria Turra