Il littizzos etno-chic di Chiara Derosas
Sulla Marina di Porto Cervo all’interno del progetto Insula, nell’area riservata all’artigianato, tra ceramiche e tappeti, spiccano gli accessori moda di Chiara Derosas, oggetti che hanno nella Sardegna una loro netta matrice distintiva. Li firma e li crea dal 2016 e li distribuisce in tutta l’isola dopo aver imparato all’estero ad applicare il proprio talento alle proprie opere.
È infatti dietro le quinte per Givenchy a Parigi che si troverà a esercitare come giovane designer la sua creatività su gioielli e preziosi, attraverso lo studio delle tendenze, le sue applicazioni e l’utilizzo della materia prima per trasformarla, ampliata dalla storia e da una pratica artigianale.
Si definisce privilegiata per questo radicamento alle origini Chiara Derosas e, dallo Ied Moda Lab di Milano alla provincia di Olbia dove ha aperto nel 2016 il suo atelier, non smette di credere che tornare in Gallura sia una scelta etica oltre che una sua debolezza. “Forse è il bisogno di far sentire una voce, quella di un’isola sempre costretta a rappresentarsi – dichiara la Derosas - non è semplice per noi raggiungere il resto del mondo, dobbiamo metterci in gioco con traversate in mare o in cielo. Rimanere fuori ha significato per me una possibilità di imparare ed è stato importante.”
Ma Chiara, classe ‘87, sostiene di sentire forte l’imperativo morale non solo di restituire in Sardegna il suo bagaglio di competenze ma anche quello di portar fuori nel senso di esportare un valore che è solo della sua terra, in sintesi una magia che va condivisa.
E che si rintraccia nei suoi lavori in tessuto tipico sardo, il littizzos che lei stessa sa creare a telaio, dove spiccano i disegni tipici su materie prime come lino, canapa e poi il sughero a dar mappature di uno stile etno-chic che sta connotando la sua opera rendendola ormai identificabile a livello nazionale. Lei non solo disegna ma cura tutta la fase produttiva a partire dal rapporto personalizzato col consumatore finale che è la sua vera forza. Poi le macchine degli artigiani, molti dei quali locali, trasformano le sue idee in realtà da indossare. Importante è sicuramente l\'utilizzo delle nuove tecnologie che guidano il lavoro dell\'artigiano di oggi ma la Derosas ama rappresentare una storia in un oggetto, quella che il cliente vorrà far emergere.
Reinterpretare il presente e la tradizione è l’obiettivo di questo brand che sembra studiato per un immaginario pronto a spiccare il volo direttamente dalla Costa Smeralda a un orizzonte multidirezionale per questa giovane olbiese che mette le mani sul telaio ma è un’artigiana digitale, collabora con Confartigianato e ha in cantiere progetti che hanno a che vedere con l’export e con la scuola, dove è alta l’ispirazione e la voglia di raccontarsi.
Anna Maria Turra