Il lockdown del re di Tavolara in docufilm di Gabriele Salvatores
Sovrano da Oscar. Tonino Bertoleoni, re di Tavolara, il regno più piccolo del mondo che nessuno Stato ha mai riconosciuto, adesso compare in un documentario collettivo firmato dal regista Gabriele Salvatores. Stavolta non è l’affascinante storia della famiglia Bertoleoni a finire al centro dell’attenzione, ma l’originale lockdown vissuto da re Tonino nei mesi di marzo e aprile, mentre il coronavirus stava velocemente mettendo il mondo in ginocchio. L’anziano sovrano, che nella vita ha fatto il pescatore, il pastore e il ristoratore, appena scattato il lockdown si era infatti rifugiato sull’isola al largo di Olbia, in quel periodo deserta, insieme ad alcuni familiari. Un modo sicuramente unico di mantenere il distanziamento sociale che ha incuriosito anche Gabriele Salvatores, vincitore di un premio Oscar nel 1992 con Mediterraneo.
Il documentario
L’ultimo lavoro di Salvatores si intitola Fuori era primavera ed è prodotto da Indiana Production e Rai Cinema. Si tratta di un viaggio nell’Italia del lockdown che ha come protagonisti diversi cittadini che raccontano le loro storie, le loro paure e le loro speranze.
Un lavoro collettivo realizzato con contributi video amatoriali ma anche con piccole produzioni locali. Per questo a Tavolara hanno lavorato Francesca Broglia, con la sua casa di produzione Voltura, e i filmmaker di Voes Factory. Insieme hanno intervistato Tonino Bertoleoni, che ha raccontato il suo particolare lockdown in mezzo al mare, in quella che è una delle isole più belle del Mediterraneo, cuore pulsante dell’Area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Il documentario, che dedica diversi minuti all’87enne Bertoleoni, è stato appena presentato alla Festa del cinema di Roma.
Regno di Tavolara
È da circa duecento anni che i Bertoleoni affermano di essere i sovrani dell’isola di Tavolara. E questo perché negli anni Trenta dell’Ottocento Giuseppe Bertoleoni, ai tempi unico abitante dell’isola, accolse Carlo Alberto di Savoia, il re di Sardegna, che alla fine, in segno di amicizia e riconoscenza dopo una battuta di caccia, decise di nominarlo re di Tavolara. Così la famiglia Bertoleoni, oggi proprietaria di un ristorante e di una fetta di isola, ha continuato la tradizione fino ai giorni nostri, con tanto di bandiera del regno, stemma araldico e un piccolo cimitero dove sono sepolti re, regine, principi e amici.
Dario Budroni