Il nuovo calendario perpetuo in linea di Patek Philippe
Il calendario perpetuo è una delle complicazioni più apprezzate dai collezionisti e, da sempre, una sfida tecnica per i grandi marchi di orologeria. Tra questi, Patek Philippe ha una particolare dimestichezza con questo tipo di calendario, presente nelle sue collezioni fin dal 1925 e declinato in diversi tipi di visualizzazione - a lancetta o a finestrella - e disposizioni di queste ultime sul quadrante.
Inedito al polso
Proprio sulla visualizzazione ha giocato la manifattura nel realizzare il nuovo calendario perpetuo presentato negli ultimi giorni di Watches & Wonders Geneva, la Ref. 5236P-001. L’orologio, infatti, presenta una modalità di visualizzazione inedita attraverso una grande finestrella che raggruppa le indicazioni giorno della settimana-data-mese a ore 12, tutte sullo stesso livello.
Una soluzione tecnica non del tutto nuovo nelle collezioni di Patek Philippe. Nel corso della propria storia, la manifattura ha realizzato orologi da tasca con questo tipo di visualizzazione in linea, destinati al mercato statunitense; là, infatti, la clientela aveva l’esigenza comune di leggere le indicazioni del calendario con un’unica occhiata. Un esempio è l’orologio da tasca del 1972 N° P-1450 con “calendario americano” - mese-data-giorno della settimana - esposto al Patek Philippe Museum di Ginevra.
Con la Ref. 5236P-001, però, la Maison introduce per la prima volta su un orologio da polso questo tipo di visualizzazione del calendario perpetuo, adottando un accorgimento tecnico che è stato a suo modo una sfida per gli artigiani della manifattura.
Tanta tecnica in questo calendario perpetuo
Per garantire una leggibilità ottimale, mantenendo le visualizzazioni in linea le più grandi possibili, è stato sviluppato un sistema con due dischi per la data, il primo per le decine e il secondo per le unità. Le indicazioni del calendario sono così fornite tramite quattro dischi: uno per il giorno della settimana, due per la data e uno per il mese, allineati sullo stesso piano. Se si fosse usato un solo disco data con i 31 numeri del calendario, le indicazioni sarebbero state piccole e meno leggibili.
Questo dispositivo da solo ha richiesto l’aggiunta di 118 componenti rispetto alla visualizzazione del calendario perpetuo classico. Inoltre, affinché tutte le indicazioni appaiano sullo stesso piano senza alcuna sovrapposizione, i costruttori di Patek Philippe hanno sviluppato un sistema di visualizzazione composto da due doppi cuscinetti a sfera complanari, che è stato oggetto di un deposito di brevetto. La sicurezza a livello della visualizzazione della data e il sincronismo tra i due dischi sono stati potenziati con un sistema “anti-doppio salto” per le unità (anch’esso brevettato), che permette di evitare il secondo passaggio della data in caso di urto o durante una correzione.
La visualizzazione in linea, il vero focus di questo orologio, è completata da due finestrelle tonde, una per il ciclo degli anni bisestili a ore 4, una per l’indicazione giorno/notte a ore 8, due indicazioni utili per la regolazione del calendario. Le fasi lunari, fondamentali nei calendari perpetui di Patek Philippe, sono indicate in una finestrella al centro dei piccoli secondi, a ore 6.
Il calibro 31-260 PS QL che anima l’orologio (in cui PS sta per petite seconde o piccoli secondi e QL per quantième perpétuel en ligne o calendario perpetuo in linea) è un movimento a carica automatica da 28.800 alternanze/ora, con una riserva di carica che va da 38 a 48 ore. È visibile attraverso il fondello in cristallo di zaffiro, intercambiabile con un fondello pieno in platino 950.
Estetica ai massimi livelli
Le finiture di cassa e quadrante di questo nuovo calendario perpetuo sono naturalmente in linea con l’eccellenza del movimento che lo anima. La nuova Ref. 5236P-001 in platino s’ispira anche al Regolatore con Calendario Annuale Ref. 5235 e ha una cassa molto sobria, con un diametro di 41,3 mm e la lunetta bisellata.
Le finiture sono interamente lucidate a mano, nel rispetto della tradizione di Patek Philippe, e le anse del bracciale leggermente inclinate prolungano lo slancio della lunetta, migliorando il comfort al polso. Come la maggior parte dei modelli in platino della Maison, sulla carrure è incastonato un diamante a ore 6.
Il blu del quadrante è stato scelto perché armonico alla lucentezza del platino ed è lavorato con una delicata satinatura verticale che crea giochi di luce, insieme allo sfumato nero sul bordo. Gli indici sono sottili e applicati e le lancette in oro bianco sono a bastone. Alla nota tecnica della minuteria chemin de fer fa eco la scala dei piccoli secondi a ore 6. L’orologio è completato da un cinturino in pelle di alligatore blu marino con fermaglio déployant in platino, come la cassa.
Davide Passoni