Il Pevero Golf Club al giro di boa dei 50 anni
Il 2022 sarà un anno davvero speciale. Perché oltre ai 60 anni dalla nascita della Costa Smeralda e ai cento dall’autonomia di Arzachena ci sarà da festeggiare anche un altro importante traguardo storico: i 50 anni dall’inaugurazione del campo del Pevero Golf Club. Era il 1972, infatti, quando questo sport sbarcò per la prima volta in Sardegna portando sull’Isola un nuovo concetto di turismo sportivo. Il merito, come del resto per tutto ciò che è stato poi realizzato in Costa Smeralda, fu del principe Aga Khan che ingaggiò l’architetto numero uno al mondo per campi da golf: Robert Trent Jones. Il fine era quello di disegnare uno dei Green più belli al mondo incastonato tra il golfo del Pevero e la baia di Cala di Volpe.
Fu una vera impresa districarsi tra rovi, granito e folta macchia mediterranea con la direttiva, tra le altre cose, di rispettare il più possibile l’andatura del terreno e lasciare intatto il perimetro circostante. Il Pevero Golf Club si estende su 18 buche con una superficie di cinquanta ettari ed è incastonato in una natura mozzafiato costituita da rocce naturali scolpite dal vento, da arbusti di ginepro, mirto e corbezzolo.
È rimasto alla storia l’Open d’Italia disputato nel 1978, quando una sfida mozzafiato su questo green, Dale Heyes ha sconfitto Tommy Horton con 293 colpi. “Quest’anno è per noi un anno molto importante -ha commentato il nuovo segretario del Pevero Golf Club, Marco Manueddu-. Oltre alle celebrazioni dei 60 anni della Costa Smeralda e ai 100 dall’autonomia, ci sarà un’altra ricorrenza che ci riguarda ancora più da vicino. Si tratta dei 50 anni dall’inaugurazione del nostro campo. Per questo motivo stiamo lavorando da mesi ad un ricco calendario di eventi 2022 che possa rievocare quella storia che ha reso famoso Il Pevero Golf Club nel mondo e che ancora oggi ci consente di essere uno dei posti più amati dai giocatori di tutto il mondo. Ci aspettano tante sfide per il 2022 -ha poi proseguito Manueddu-. Tra i nostri obiettivi ci sarà anche quello di allargare ulteriormente la presenza di nuovi giocatori soprattutto locali”. Il segretario generale ha poi evidenziato come nell’ultimo anno si siano visti tanti nuovi praticanti avvicinarsi a questo sport e al club smeraldino. “Il golf -ha spiegato Manueddu- è stato una di quelle attività che ha subito meno limitazioni imposte dalle normative Covid. La pratica all’aria aperta e la natura stessa del gioco garantiscono il giusto distanziamento sociale per una assoluta sicurezza. E per questo motivo si sono avvicinate tante persone che mai prima d’ora avevano nemmeno pensato di praticare questo sport”.