Il recordman che pagaia per i più deboli
Francesco Gambella ha pagaiato dappertutto. In 25 anni ha piazzato bandierine in ogni continente. Con la sola forza delle braccia ha portato decine di messaggi di pace a spasso per il mondo.
Romano ma da una vita a Olbia, Francesco Gambella è un canoista e recordman che fa della sua grande passione uno strumento per dire qualcosa di importante. Da parecchi anni è per esempio testimonial di Amref, la onlus che si batte per migliorare le condizioni di salute in Africa.
A ogni impresa lo sportivo associa infatti una raccolta fondi con l\'obiettivo di dare a una mano a chi vive in condizioni di estrema povertà. «La prima impresa risale al 1994, quando da Ostia raggiunsi Olbia attraversando il mar Tirreno – racconta Francesco Gambella -. Da quel momento non mi sono più fermato. È stato un continuo crescendo, grazie anche alle tv e ai giornali che mi hanno sempre seguito consentendomi di trovare i fondi per sviluppare i miei progetti. Lo sport, per me, non è fine a se stesso. Con la mia canoa divento come un messaggero di positività. Lo faccio con Amref, per quanto riguarda l\'Africa, ma sono molto sensibile anche ai temi ambientali».
L\'ultima grande impresa di Gambella, 46 anni a dicembre, risale alla scorsa primavera: il giro dell\'Isola d\'Elba. Invece nell\'ottobre del 2018 il canoista aveva pagaiato davanti alle coste di Malabo, la capitale della Guinea Equatoriale.
E poi ancora la traversata Messico - Cuba, centinaia di chilometri nel bel mezzo del Lago Vittoria, una spedizione a Dubai, la traversata Civitavecchia – Porto San Paolo, la Polinesia, il giro dell\'Italia da Savona a Venezia.
Riconosciuto in tutto il mondo per le sue qualità di sportivo e soprattutto per il suo impegno nel sociale, Francesco Gambella nel dicembre del 2017, in occasione del 70esimo anniversario della Costituzione, è stato addirittura ricevuto in Senato insieme a tanti altri italiani che hanno lasciato il segno negli ambiti dello sport, della cultura, dell\'arte e della scienza.
Dario Budroni