Il ristorante Myrto si rinnova a Porto Cervo
La materia non è mai statica. È un processo continuo dove ogni singolo aspetto è in costante movimento. Guardando la Costa Smeralda si percepisce lo spirito della natura. Il mare e le sue onde azzurre; il granito di una terra storica; il verde della macchia mediterranea che si diffonde praticamente ovunque. Porto Cervo è questo: un intreccio di elementi che si trasforma in sinfonia, eseguita per l’occasione della luce del sole e da un ambiente che regala emozioni. Uno spettacolo per gli occhi, che possono fissare la Costa Smeralda senza filtri. In pratica è come se fosse un quadro senza una cornice che lo delimita. Un pensiero senza punteggiatura perché non ne ha assolutamente il bisogno. È proprio da queste emozioni appena descritte che Studio Wok ha deciso di cominciare il suo omaggio più sentito alla terra dell’Aga Khan, realizzando un nuovo progetto di restyling del ristorante Myrto al Promenade du Port.
La cultura del ristorante Myrto
Come si fa tuttavia a modellare questi sogni? L’arte, come si è detto, difficilmente accetta compromessi. L’architettura invece è formato da linee ben definiti che s’ispirano all’ambiente intorno a se.
Usando le parole di Ettore Sottsass, «l’architettura si abita mentre l’arte si guarda; questa è una differenza fondamentale. L’architettura è un’esperienza fisica e sensoriale perché ci si va dentro». Al ristorante Myrto si vive questo, e molto altro, grazie a una cucina prelibata che da 9 anni accoglie i turisti da tutto il mondo nella splendida cornice del Promenade du Port. La sua è un visione unica, innovativa, che come il borgo di Porto Cervo non si è mai arrestata al primo scoglio. È proseguita cercando di offrire un’esperienza originale ai suoi clienti, combinando la pizza gourmet con il meglio dell’alta cucina.
I dettagli
A questo si aggiunge l’estetica, servendosi di uno studio esclusivo come lo Studio Wok per realizzare il nuovo concept del ristorante. Ogni elemento caratteristico della Costa Smeralda è servito per raccontare la sua storia usando il linguaggio universale dell’architettura.
L’area interna del locale possiede i lineamenti di una caverna elegante, con delle forme ondulate che rispecchiano l’identità e i colori della Sardegna, facendo di fatto riaffiorare una concezione antica della cultura mediterranea. Lo stesso patio posizionato all’esterno viene vestito da un tetto leggero che sembra emulare un dolce e soffice telo bianco, adattandosi all’umore del vento e del sole. Il cielo diventa parte dell’esperienza al Myrto; una stanza dove potersi sentire parte integrante della natura. Come dimostra la presenza di arredi dalle tinte originali, scelti unicamente per questo progetto così da creare un contrasto tra i colori pastello e quelli verdi che simboleggiano la vegetazione. La Costa Smeralda, al ristorante Myrto, non poteva presentarsi nel modo migliore, con la sua firma.
Riccardo Lo Re
Credits
- Ph Simone Bossi