«Il ritorno del Gran Premio di F1 a Porto Cervo? Un grande sogno possibile»
Nel cuore la passione per i motori, ma non solo. Guglielmo Miani, milanese con formazione statunitense in finanza e grande estimatore della Costa Smeralda, è Ceo di Larusmiani, azienda fondata nel 1922 dal nonno Guglielmo, ancora oggi il marchio di abbigliamento e sartoria più antico di via Montenapoleone, il cuore del quadrilatero della moda di Milano. Lo scorso giugno con FuoriConcorso ha allestito uno spazio prestigioso per celebrare gli eventi passati e presenti attraverso l’esposizione delle più belle auto prodotte.
Divide il suo cuore tra Milano e la Costa Smeralda e la sua vita, oltre all’azienda, è ricca di passioni.
«La mia passione principale è sempre stata quella per i motori. Con l’esperienza e la conoscenza maturata negli anni, si è evoluta e mi ha portato a cercare e ad amare un certo tipo di automobili, soprattutto quelle fatte a mano».
Da qui la nascita di FuoriConcorso.
«È un format unico nel suo genere di lifestyle experience, che coinvolge una community di appassionati della cultura automotive e collezionisti di auto da tutto il mondo. Organizziamo eventi statici esclusivi - come l’esposizione delle auto iconiche alla Promenade du Port e il FuoriConcorso Sonderwunsch che a maggio ha portato auto da sogno nelle ville storiche di Como – e altri dinamici, dove le auto sono in movimento ma in una versione molto più moderna rispetto ai classici concorsi di eleganza».
E poi ci sono l’amore per le barche e la Costa Smeralda.
«Sono stato in barca a vela per anni, affittandone una ad agosto senza mai scendere a terra, restando sempre in rada. Questa era la vacanza per me. Ho vissuto in Costa Smeralda per un anno e mezzo durante il lockdown e ho iniziato ad apprezzarla tantissimo anche nelle altre stagioni».
È nata così l’idea di riportare le auto di F1 a Porto Cervo?
«Novembre sarebbe un mese perfetto, con pochi turisti ma un clima ancora ottimo. Oppure la prossima Pasqua. Molti collezionisti sarebbero disponibili a portare qui le loro auto, per un evento che diventerebbe di richiamo mondiale: un momento di arricchimento culturale, ma anche di entertainment. L’Italia è il miglior palcoscenico per creare esperienze innovative dedicate alla cultura e al mondo dell’automotive e Porto Cervo sarebbe la vetrina ideale, con l’opportunità di allungare la stagione. Soprattutto in un momento in cui le occasioni di ritrovo per gli appassionati sono un bisogno sempre crescente».
Credits
- Ph Andrea Luzardi