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Il Terre di Confine Festival fa tappa al Museo Nivola
22 Dicembre 2023

Il Terre di Confine Festival fa tappa al Museo Nivola


È ripartita nei giorni scorsi da Orani la sedicesima edizione del “Terre di Confine film festival”. Un’anteprima che nel cuore della Sardegna ha animato le sale del Museo Costantino Nivola. Una serata che ha avuto come tema “l’antimilitarismo”, ma soprattutto un nuovo modo di fare e concepire la comunicazione. Si è partiti con la presentazione del libro dello scrittore e blogger bolognese Valerio Minnella


“Se vi va bene, bene, sennò segxxx, dall\'antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là” (Edizioni Alegre 2023), un oggetto narrativo assemblato a sei mani insieme a WuMing1 e Filomena Sottile. Antimilitarista e promotore della Lega degli Obiettori di Coscienza, poi cofondatore di Radio Alice e di Orfeo TV, Valerio Minnella racconta cinquant’anni di attivismo, dal terremoto del Belice alla Trieste di Basaglia, fino alla drammatica e straordinaria Bologna degli anni Settanta.



L’intento di Radio Alice – nelle parole del fondatore – è stato quello di rovesciare il paradigma comunicativo di ogni altra radio al mondo, cioè di non fare una radio che parla a molti, ma di attirare i molti a parlare in radio. «Per ottenere questo - ha dichiarato Minnella abbiamo fatto tre scelte la prima, parlare il linguaggio della strada, affinché nessuno si senta inadeguato pur non essendo un fine dicitore; la seconda, abolire il palinsesto, affinché nessuno debba chiedere il permesso per trasmettere; e la terza, collegare il telefono in maniera strutturale al mixer, affinché per trasmettere in radio non si debba nemmeno venire in studio»



L’incontro è stato introdotto dal direttore del Museo Nivola,  Luca Cheri, con Antonio Lombardo dell\'archivio biblioteca ‘Primo Maggio’ di Orani. Nel corso della serata è stato, poi, presentato il film Lavorare con lentezza di Guido Chiesa (Italia, 2004, 108’), sceneggiato dal collettivo WuMing e dallo stesso Chiesa. Nel cast sono presenti Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Tommaso Ramenghi e Marco Luisi. Il film è ambientato nella Bologna degli anni settanta, durante il periodo segnato dall\'austerità economica, dall\'inflazione al 21 per cento, dal terrorismo e dalle stragi, in cui le vicende di due ragazzi di periferia, di due improvvisati rapinatori e di un carabiniere alle prese con un insolito modo di fare comunicazione, s\'intrecciano a quelle che animarono il movimento del Settantasette. Il tutto sulle onde di Radio Alice, emittente bolognese che “dà voce a chi non ce l’ha”.


Spazio anche al farmacopee del libro di Minnella con aperitivo e buffet al Museo. L’evento è promosso da ‘terre di confine filmfestival’ per un progetto ha il supporto della Regione Sardegna e del Comune di Asuni. Il festival è nato ad Asuni nel 2005 ed è organizzato da Su Disterru onlus - l\'associazione dei “sardi di fuori”, cioè quelli che vivono lontani dall’isola, e dei “sardi di dentro”, che si propone di riannodare i legami tra le due componenti, creando reti e circoli virtuosi.


Il prossimo appuntamento dell’anteprima sarà il 22 dicembre alle ore 18 alle Messaggerie Sarde di Sassari, con Giovanni Campus e Nello Rubattu che introdurranno la proiezione del corto vincitore di Visioni Sarde 2023, “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio. Il regista incontrerà il pubblico. Subito dopo Valerio Minnella presenterà ancora una volta il suo libro. Il terzo appuntamento sarà il 29 dicembre ad Asuni.


Davide Mosca


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