Ilaria Tiezzi: «A Porto Cervo abbiamo trovato la nostra casa»
Ilaria Tiezzi ha sempre avuto lo sguardo orientato al futuro riuscendo a collaborare con le più grandi aziende a livello internazionale. Un percorso che le ha permesso di crescere ma anche di spingersi sempre oltre in cerca di nuove sfide. Innovazione tecnologica e visione sulle potenzialità del digitale applicate al business sono la cifra del suo percorso professionale. Inizia in Mediaset seguendo il lancio della prima piattaforma di trasmissione video su dispositivi mobili a livello mondiale, poi una serie di esperienze prestigiose tra cui BCG, Sky e CEO di BrandOn Group, Accenture e da pochi mesi Global Commerce Leader per Retail, Fashion & Luxury.
Quando è maturata la passione per le nuove tecnologie?
La curiosità e l’interesse per il potere trasformativo delle nuove tecnologie mi hanno accompagnata sin dall’adolescenza. La mia generazione, nata negli anni Ottanta, ha vissuto in un mondo analogico ed è stata la prima a sperimentare l’accelerazione esponenziale connessa all’ingresso di tecnologie e devices digitali. Ne è seguita una rivoluzione degli usi e consumi. Oggi siamo agli albori di una discontinuità ancora più radicale guidata da Chat CPT e Gen AI.
Come sono visti all’estero la creatività e il genio Made in Italy?
Avendo un ruolo globale con responsabilità anche sul comparto di moda e lusso sono continuamente esposta all’eccellenza indiscussa che ci viene riconosciuta nei settori ad alto tasso di creatività. Un potenziale straordinario per la crescita economica futura del nostro Paese.
Perché la scelta di Porto Cervo per le vacanze?
Siamo approdati a Porto Cervo durante l’estate “del Covid”. Io incinta di quattro mesi e con un piccolo di neanche tre anni. Cercavamo privacy, natura incontaminata, sicurezza, ottimo cibo e servizi eccellenti. Abbiamo affittato per tutto agosto quella che sarebbe diventata la nostra casa: già prima di Ferragosto eravamo innamorati e sognavamo di acquistarla e farne il luogo delle memorie per la nostra giovane famiglia.
Le tre cose che ama di più della Sardegna?
Il mare più bello che abbia mai visto, non ha nulla da invidiare a quello di Maldive e Seychelles. La ricchezza culturale dell’entroterra, un patrimonio artistico e naturale collettivo con uno straordinario potenziale di valorizzazione ulteriore per il futuro.
Gigi Maestri