In kayak alla scoperta del Cedrino
Il fiume fa lo slalom tra le montagne. Scorre silenzioso tra le pareti di roccia e alla fine, quando incontra una diga di 81 metri, si trasforma in un lago che si apre ai piedi di spettacolari vette. È il Cedrino, che nasce nella zona del Supramonte di Orgosolo per poi sfociare nel mar Tirreno a poco distanza da Orosei, dopo 80 chilometri di percorso.
Il Cedrino, il quinto fiume più lungo della Sardegna, è caratterizzato dalla ricchezza di acqua e dai panorami mozzafiato. Anche Grazia Deledda, premio Nobel alla letteratura, lo ha descritto nel suo celebre romanzo Canne al vento. Insomma, il fiume Cedrino rappresenta senza dubbio il luogo ideale per chi desidera imbattersi nella Sardegna più aspra e selvaggia, in quelle zone montuose ormai da diversi anni frequentate da escursionisti provenienti da ogni angolo del mondo.
Il fiume, che si sviluppa all’interno dei confini della provincia di Nuoro, si può anche scoprire a bordo di un kayak. Sono infatti diverse le società che noleggiano questo tipo di canoa lungo le sue sponde.
Nell’area delle bellissime Sorgenti di Su Gologone, nel territorio comunale di Oliena, la società Le Fonti propone per esempio indimenticabili escursioni in kayak per dare la possibilità a tutti di conoscere il fiume, i suoi paesaggi, la sua flora e la sua fauna, all’ombra delle imponenti montagne che caratterizzano questi luoghi.
Lungo il percorso è inoltre possibile visitare l’antica chiesetta di San Pantaleo e perdere lo sguardo tra pareti calcaree che colano a picco sull’acqua.
Le escursioni, che possono durate mezza giornata oppure un’interna giornata, si praticano solitamente tra i mesi di aprile e settembre, con la società Le Fonti mette a disposizione kayak sia singoli che doppi.
Chi si reca a Su Gologone per una escursione lungo il fiume Cedrino non può però non visitare il parco delle sorgenti, le più importanti della Sardegna grazie a una portata idrica media di oltre 500 litri al secondo. A Su Gologone è possibile ammirare una spettacolare risorgiva carsica caratterizzata dal colore unico dell’acqua, che varia dallo smeraldo al blu scuro passando per il turchese.
Sempre nel parco di Su Gologone si può pranzare o fare merenda all’ombra di imponenti alberi, dove sono sistemati numerosi tavoli da pic-nic, e visitare anche la chiesetta di Nostra Signora della Pietà. Nelle vicinanze, invece, è possibile praticare del trekking in alcuni degli angoli più belli della Sardegna, visto che a poca distanza, tra le tante cose, si trovano il villaggio nuragico di Tiscali e punta Corrasi, la cima più alta di tutto il Supramonte.
Dario Budroni