Inaugurata in aeroporto a Olbia la mostra “Happy Birthday Costa Smeralda”
Le teche di vetro proteggono il valore della storicità di preziosi documenti messi in mostra. Ci sono l’atto costitutivo della Costa Smeralda del 1962, le prime tessere dei consorziati, i depliant d’epoca descrittivi della destinazione in lingua francese, una piccola scultura della famosa pietra che raffigura in scala quella posizionata ai confini del territorio smeraldino. E poi i pannelli fotografici appesi alle pareti che raccontano l’evoluzione della Costa Smeralda dal 1962 ad oggi. In un suggestivo percorso espositivo che mostra come il territorio ai piedi dei Monti di Mola si è sviluppato conservando l’assoluto rispetto delle specificità ambientali, facendole diventare un valore non solo turistico, ma soprattutto immateriale. Le immagini restituiscono come in un sogno il passaggio dai toni del bianco/nero dei primi anni sessanta con la creazione di un modello, un stile e un linguaggio architettonico unico, che ha portato nel mondo il segno e il nome di “Costa Smeralda”, ai colori brillanti e vividi degli ultimi 10 anni E’ stata inaugurata stamani a Olbia la mostra “Happy Birthday Costa Smeralda” nell’Art Port Gallery dell’aeroporto al primo piano delle aree partenze. L’iniziativa è stata realizzata dal Consorzio smeraldino in partnership con la società che gestisce l’aeroporto, la Geasar. Presenti all’incontro l’ad di Smeralda Holding Mario Ferraro, il presidente del Consorzio Costa Smeralda Renzo Persico, l’amministratore delegato di Geasar Silvio Pippobello, il direttore generale del Consorzio Massimo Marcialis e una delle prime consorziate arrivate a Porto Cervo negli anni ’60, la signora Maffei.
«Parlare della storia della Costa Smeralda ha commentato il presidente Persico - significa raccontare visioni e ricordi. Parliamo di immagini che abbiamo affidato alle foto di persone e momenti più salienti di questa grande esperienza turistica. Quel è il modello Costa Smeralda? Un modello unico e irripetibile, Il mondo parla di noi, siamo diventati un fenomeno. Ma dietro c’è un grande lavoro del principe, della Sardegna, della provincia che ha creduto nel turismo e che ha consegnato al futuro un ambiente incontaminato. Oggi il cambiamento è affidato a Mario Ferraro che da cinque anni opera in maniera molto intelligente e con molto sensibilità. Perché toccare il mito significa rispettarlo ed è la cosa più complessa perché poi il giudizio finale sull’operato è sempre rapportato al confronto con il passato. L’essere residente in Costa Smeralda ed essere consorziati significa amare la Sardegna e sentirsi sardi.
E’ stata poi la volta dell’amministratore delegato di Smeralda Holding Mario Ferraro: «Abbiamo voluto fortemente questa mostra per raccontare, per la prima volta in maniera strutturata, l’incredibile storia della Costa Smeralda. Questo perché è una destinazione unica nel panorama mondiale perché la sola destinazione turistica nel mondo progettata a tavolino da un uomo che 60 anni fa ha avuto questa visione incredibile, ma anche una capacità organizzativa di creare da zero non solo una destinazione, ma anche un vero ecosistema che serviva a far funzionare questo luogo.
Con una compagnia area, l’aeroporto, i supermercati, le scuole.Il principe ha trasformato interamente l’economia di un territorio e l’economia turistica della Sardegna intera. La Costa Smeralda da 60 anni a questa parte rimane ancora la destinazione più esclusiva del mediterraneo».
Grande anche la soddisfazione dell’amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello, per l’inaugurazione di oggi: «Ricordo di una gita fatta con i miei genitori, partimmo da Nuoro, dalla Barbagia per andare a vedere questo miracolo che stava nascendo. A mano a mano ci avvicinavamo a questi luoghi incantati. Erano gli anni ’60 e mai avrei immaginato allora che mi sarei ritrovato a parlare, sessant’anni dopo, ad un evento celebrativo della Costa Smeralda. Per questo sono molto emozionato. Ho avuto l’onore di conoscere il principe e ho conosciuto le sue doti di visionario, di imprenditore e di uomo. Lui era un ragazzo, ma aveva già sessant’anni fa una visione di sviluppo sostenibile, quello che solo da pochi anni tutte le imprese mondiali cercano di perseguire. Ma è proprio grazie a quel progetto che oggi continua ad essere attuale che la Costa Smeralda non solo vive, ma continua a rappresentare un modello inimitabile. Dopo sessant’anni ancora è nessuno è riuscito a copiare la Costa Smeralda».
Al termine degli interventi è stato poi presentato il video promozionale dei sessant’anni che ha riscosso un grande apprezzamento da parte degli ospiti presenti per le meravigliose immagini proposte. La mostra sarà presente in aeroporto per tutto il mese di giugno. Da visitare anche il corner al piano terra dello scalo aeroportuale dove attraverso altri pannelli si raccontano le vacanze delle grandi star internazionali che hanno contribuito a creare il mito di Porto Cervo. Come Grace Kelly, Kirk Douglas, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Paola Di Liegi e tanti altri. L’esposizione è stata curata da Maria Assunta Fodde di Geasar e dal direttore della comunicazione del Consorzio, Maurizio Maresca.
Davide Mosca