Sua eccellenza il costruttore di alchimie
Italo Bassi è lo chef dalle combinazioni con sapori esotici e stranieri che comunque non mancano di radicamento alla tradizione sarda, tra piatti che puntano sempre a rimanere puliti ed eleganti, ci racconta una favola che è una coreografia di gruppo. Che la semplicità sia la forma più sofisticata della creatività lo pensa Italo Bassi ma lo suggeriva anche Leonardo da Vinci: “è la suprema sofisticazione”, diceva.
Il cuoco da tre stelle Michelin, sbarcato nel 2016 a Porto Cervo, è il professionista che al ConFusion Boutique Restaurant lavora sodo e fonda una vera e propria scuola di pensiero: «Sono i prodotti della Sardegna che fanno volare lontano, il concetto ConFusion accede all’ulteriore selezione tipica della ricerca e lo fa attraverso ingredienti in grado di creare suggestioni».
Affascinato dalla preziosità del luogo e incantato dalla purezza nel gusto del prodotto locale, lo chef arriva da Verona dove ha aperto il primo ConFusion e replica, in Costa Smeralda, l’identico schema. Ma è l’uomo, più che lo chef, a dichiarare di non sentirsi ancora appagato: «Non mi basta essere l’unica stella Michelin nella storia della Costa Smeralda, voglio ancora costruire. Non è abbastanza arrivare con un nostro concetto di qualità che si differenzia da quello che abbiamo trovato, che già era di altissimo livello. In Sardegna esistono sinergie particolari, perle da scoprire: la qualità dell’alimento ha una sua perfezione che si presta a gamme infinite di sperimentazioni».
Dopo vent’anni al fianco del collega Riccardo Monco nell’iconica Enoteca Pinchiorri di Firenze, si muove a proprio agio tra le anse dell’offerta gastronomica, per il leader di questo ristorante il lusso è un attracco decisamente inesplorato: «Per spiegarmi meglio dico che chi sbarca dal super yacht o dal panfilo, con due o tre chef a bordo, sulla terra ferma vuole trovare per lo meno lo stesso livello, se non superiore».
Per diversi motivi l’esperienza del cibo non deve coincidere con quello che già conosciamo, ma ne deve attingere. Il resto è il viaggio di scoperta che ConFusion tende a suggerire.
«L’esclusività sta nel segreto ancora da svelare che quest’isola rappresenta, - precisa lo chef Italo Bassi -la semplicità che io pretendo di raggiungere è un impegno preciso: un sapore internazionale e universamente conosciuto viene influenzato da un’erba o da una spezia della selezione locale: è un’istante, una pausa, un “togliere qualcosa” per coglierne il centro. È sospensione». Difficile spiegare a parole l’accesso alla semplicità, eppure questo dannato padrone dei fuochi sa servire su un vassoio d’argento quella sua idea precisa di sofisticazione. Accanto, una selezione di grandi vini che dà spazio, all’interno del locale, alla ConFusion Champagnerie.
«La pretesa è di accogliere i miei clienti in un grande quadro con al centro la nostra cucina, l’ambiente e il servizio ne sono la cornice. Tutto è equilibrio e, dal cibo alla selezione della cantina, cerco di essere all’altezza del nome che mi sono guadagnato nella gastronomia nei miei quasi 40 anni d’esperienza. Certo, ho dei grandi alleati».
Quindi quanta gente viene coinvolta in questa operazione? Si parla di uno staff di venti persone e, mentre orgoglioso e felice vede confermata la stella Michelin per l’anno 2021, Italo Bassi esprime un sentito grazie alla moglie Tatyana Rosenfeld, con cui perfeziona il privilegio di lavorare con giovani sapienti: è sempre in corso una selezione per aumentare l’organico del ConFusion.
«Tatyana ha reso nitide le mie percezioni essendo essa stessa interprete cristallina. Il valore di un’equipe che funziona - precisa lo chef - è, per intenderci, l’andamento di un’orchestra, i miei collaboratori sono preparatissimi ma soprattutto pronti a lasciarsi sovrascrivere da nuove idee, solo chi capisce la direzione del progetto ne sa far parte».
Così in uno spazio esclusivo, riservato all’interpretazione di un lusso nuovo inteso come non previsto, si muove Tatyana Rosenfeld: inclusiva e glamour-oriented è l\'ultima evoluzione del socio in affari con dentro il compagno di vita, in un’unica fast-application. Come paracadutata dal mondo del design, è lei l’altra anima che ha fortemente preteso l’ulteriore salto qualitativo in Costa Smeralda.
Innovativa e allo stesso tempo tecnica la cucina attuale, senza frontiere e dalle forti radici italiane in ConFusion dispiega tutta l’energia di Italo Bassi, lo chef alchimista.
Anna Maria Turra