Jil Sander – L’era del neominimalismo
Un’installazione ultraterrena, intrisa di riferimenti all’arte e al futuro, ha occupato il cortile centrale della Pinacoteca di Brera per la presentazione della collezione Primavera Estate 2020 di Jil Sander, all’interno dell’ultima edizione della Milano Fashion Week di settembre 2019.
Circondato da rigorosi e lunghi corridoi, il cortile d’onore del gioiello dell’arte di Milano si è trasformato in una location lunare, dove cumuli di sale perfettamente scanditi hanno evocato uno spazio fuori dal tempo.
Ecco il ritorno di un essenzialismo estremo, quello più elegante e futuribile, sobrio ma mai noioso che si concede ampie possibilità di interpretazione e variazioni di forme, tessuti e nuance monocromatiche. La griffe Jil Sander si evolve in senso contemporaneo instaurando un dialogo con l’anima, cercando di raggiungere la parte più autentica di una femminilità che disdegna i facili esibizionismi.
La ricerca della perfezione stilistica si evince dalla perfezione dei tagli, leggermente oversize per non segnare le forme, e dalle monocromie che rivelano l’essenza del carattere. È una sfilata senza mezze misure: si passa dalle numerose proposte in bianco e nero, i due capisaldi della stagione, lasciando spazio a piccole incursioni di tenui beige, marroni e verde oliva, e a un’unica tuta rosso borgogna fuori dal coro.
I raffinati abiti sono accompagnati da mini clutch e raffinate shopping bag, da stivali con chiusura a sandalo e da grandi e luccicanti orecchini. Le severe monocromie e le forme geometriche vengono qua e là stemperate da giochi di frange e fili di rafia, e appaiono, discreti, simboli di segni zodiacali, uccelli variopinti e pesci ricamati. I motivi marmorei che impreziosiscono i total look bianchi sono un omaggio alla Secessione Viennese dei primi anni del ’900, di cui il brand guidato da Lucie e Luke Meier rintraccia l’emozionante suggestione.
Il gioco fra i tagli sartoriali definiti e maschili e i dettagli rubati alla natura dimostra come i contrasti possano trovano una propria peculiare armonia. Se il minimalismo per Jil Sander è cifra stilistica, per la collezione Primavera Estate 2020 possiamo parlare di neominimalismo, grazie a una nuova modalità di interpretare purezza e rigore che lascia spazio all’anima e al cuore.
Nathalie Anne Dodd