L’evoluzione stilistica di Luca Cosseddu
Con le stampanti 3d Luca Cosseddu fa gioielli, piccole opere d’arte che si arricchiscono dell’immaginario della sua terra: la Sardegna. Diplomato orafo nel ‘99 ora ha un suo laboratorio e, dopo aver collaborato con numerosi studi tecnici di architettura nel golfo di Orosei, lavora su gioielli evocativi proprio quel marmo che rende famosa la sua isola. Infatti, è accanto ai marmisti, coi quali progetta gli interni dei maggiori resort, che Luca Cosseddu si lascia affascinare dallo straordinario potere della stampante tridimensionale. Uno strumento che gli dischiude un fronte di creatività davvero sconfinato. E, magicamente, resta sempre a sognare gioielli che, nel tempo libero, progetta senza posa fino ad arrivare a produrre una linea di quelli che finirà per chiamare i suoi “diversamente preziosi”, accostando al marmo di Orosei, un classico dell’arredo per interni, materiali di metallo tra cui l’oro, l’argento e svariate suggestioni di acciaio e ferro.
La fiera internazionale del gioiello Vicenzaoro assiste al suo esordio come designer nel 2011 ma già dal 2009 era impegnato in un progetto collettivo: la collana modulare, 24 orafi al lavoro su di un unico prodotto che graviterà tra le numerose, prestigiosissime gallerie orafe d’Italia. Quelle per intenderci in grado di proporre gioielli, di artisti selezionati tra scultori, orafi e designer, in un’esposizione permanente di pezzi unici e tirature limitate. A Milano il gioiello modulare sarà nella galleria Rossini e a Roma nella galleria 105 Art a parlare di un’artigianalità nazionale di cui Luca Cosseddu è unico esponente della Sardegna. Questo pezzo, che verrà venduto all’asta, veicola anche un forte valore sociale, oltre che simbolico, passando dal CatterRaduno di Senigallia al sostegno dell’impegno di don Ciotti.
Così come Luca Cosseddu passa dall’esperienza del “gioiello modulare” come composizione complessiva e unica, alla direzione di “modulare il gioiello”, ovvero scomporre idealmente la collana attraverso l’elaborazione di nuovi manufatti realizzati dagli stessi autori, in modo da restituire al pubblico opere distinte e autonome. Il termine “modulare” riveste quindi una funzione ambigua e su tale ambiguità si costruisce l’esperienza: modulo inteso come elemento, ma anche come variazione armonica del senso di quell’elemento, quindi espressione innovante che produce ulteriori significati da descrivere o narrare non per rappresentazione diretta, ma per passi della memoria. Insomma, il percorso di Luca Cosseddu, nell’evoluzione delle sue opere, in un tono fra il lirico e l’idillico non si esaurisce e non si limita, si circostanzia.
Nei gioielli della collezione Metalla 925, l’ispirazione nasce dal mondo pastorale dell’isola. Gioielli in argento graffiato e brunito con forme contemporanee, lineari e taglienti che ricordano i campanacci caratteristici degli ovini e bovini allo stato brado della Sardegna. Sono tutti pezzi unici realizzati in lamina d’argento, sagomata e trattata con una finitura antichizzata e usurata, quasi fossero dei casuali ritrovamenti nelle campagne sarde.
Mentre i gioielli della linea Sardinian Roads sono caratterizzati dall’uso insolito della filigrana, un filo infinito che riassume il percorso dell’evoluzione del monile nell’isola, la filigrana come metafora delle diverse strade dell’artigianato sardo, in questa collezione, usata come texture e trama decorativa avvolta su se stessa, diventa un monile estremamente moderno e contemporaneo.
Nella collezione Animal Soul, gioielli in corno, svolge una ricerca sull’espressività di un materiale organico quale il corno nella gioielleria contemporanea, materiale povero che nasconde affascinanti trame mai scontate e dai colori inaspettatamente attuali. Unito al metallo crea un perfetto connubio caratterizzato da forti contrasti e forme che lo rendono oggetto di design irriproducibile, in sintesi un manufatto dal sapore arcaico.
Le creazioni di Luca Cosseddu sono dunque contaminate dall’habitat in cui vive, nelle forme e nei materiali, che come è solito dire “rispecchiano il carattere di una natura selvaggia e impenetrabile, influenzate da millenni di storia, ma guardano al futuro con una ricerca infinita di stili e linguaggi contemporanei” - precisando - “Per la realizzazione dei miei gioielli uso antiche tecniche tramandate da secoli, come il cesello, la filigrana, il traforo che alterno con nuove tecnologie di progettazione e produzione in diversi campi di applicazione del design”.
Luca ammette inoltre la sua fatica nel produrre in serie e, preferendo commissionare ad altri la riproduzione di singoli prototipi, si annoia all’idea di identificare la Sardegna nelle fedi sarde che hanno invaso il mercato con manifatture che arrivano dall’India e da Genova. Forse anche per questo motivo chiede di essere presente al Sieraad di Amsterdam. Viene immediatamente selezionato per il suo prodotto in questa importante vetrina internazionale dedicata alla gioielleria di ricerca che ogni anno raduna, in uno scenario europeo, 190 designer da tutto il mondo.
«Lavorare col marmo di Orosei, che fa risaltare la luce e ricorda le sfumature delle nostre spiagge, è stato per me la svolta nodale, accanto ai marmisti ho incontrato la stampa 3d, impegnato in progetti di interni dal 2003, progettando in cad, quel sistema che va a supporto del design in due dimensioni, mi sono formato senza mai smettere di sognare i gioielli.»
E già iniziavano le prime prototipazioni rapide, in una tecnologia per cui da un file in 3d si possono sviluppare infiniti progetti e applicare altrettante tecniche. Cresce la sua abilità nel creare forme e finiture ma soprattutto cresce la sua curiosità e oggi, a 41 anni, la sua chaise long in marmo di Orosei è nell’identica sfumatura dei fondali delle piscine a cui viene accostata, un indiscusso oggetto di culto e di desiderio. Nelle linee parla di un futuro anteriore ma rappresenta il posto sontuoso da dove perdersi significa accomodare un presente su forme essenziali che attraversano ricerca, sperimentazione e design. Ma i gioielli restano i migliori amici di una ragazza, parola di Marylin e Luca Cosseddu si fida, di ritorno dalla Mercedes Fashion week di Mosca, è tra loro che continua a sdraiarsi.
Anna Maria Turra