La coppia “mondiale” del windsurf Iachino-Alabau trionfa in Giappone
Lo avevamo salutato in Sardegna a Golfo Aranci alla sua partenza per la traversata in foil fino a Livorno. Con la promessa sia di portare a compimento l’incredibile avventura sia di portare in Italia il titolo mondiale di classe nella ultima tappa del circuito in Giappone. E Iachino, non solo ha mantenuto fede alle promesse scrivendo una delle pagine più importanti di questo sport completando la traversata in meno di dieci ora, mai si è laureato anche Campione del Mondo.
Erano le prime luci dell’alba in Italia, quando in Giappone i giochi erano già chiusi e le prime notizie sono cominciate a rimbalzare sui social del Pwa e poi dello stesso campione. Al termine di sei tabelloni completati il nostro forte atleta azzurro ha agguantato il suo secondo titolo mondiale. E con lui, nella categoria donne, anche la super campionessa spagnola, Blanca Alabau, compagna di vita di Iachino. Due titoli mondiali dunque che rimangono in “famiglia” e che nell’incredibile coincidenza segnano nuovi record e scrivono la storia di una coppia “mondiale”.
Iachino incoronato campione del mondo nel 2016 negli anni seguenti è arrivato più volte vicino al bis piazzandosi sempre fra i primi tre. E quest’anno è stata la volta buona per il super campione ligure. Di certo ha favorito la squalifica di Johan Soe dall’evento giapponese per l’utilizzo di vele fuori stazza da quelle consentite dal regolamento.
«Durante l’ispezione dell’attrezzatura dei top rider alle finali Slalom del PWA in Giappone - hanno spiegato gli organizzatori del Pwa -, è stato purtroppo scoperto che il rider danese Johan Soe, DEN-37, utilizzava una vela modificata rispetto alle specifiche originali di fabbrica e che non rispettava le specifiche registrate per la vela, comprese le tolleranze di misurazione. Per questo motivo, in base alle regole relative all’attrezzatura di serie del PWA Slalom Tour, il comitato per le proteste non ha avuto altra scelta che squalificare Johan, fino allora leader del mondiale - dall’evento finale in Giappone».
Iachino ha comunque meritato lo scettro guadagnando tre podi su cinque eventi, mentre il suo peggior risultato è stato registrato proprio in Italia con un sesto posto all’inizio dell’anno. Per quanto riguarda Blanca era la gran favorita dell’evento, grazie al dominio nel circuito vincendo un evento e finendo sul podio in tutti gli altri. Ottime le prestazioni anche degli altri italiani con il terzo posto di Daniele Benedetti che ha vinto anche una delle prove mettendo in fila tutti i mostri sacri di questo sport. Una promessa tutta italiana che fa di certo ben sperare per il futuro tricolore del windsurf che ha visto in Giappone ben tre italiani nelle prime cinque posizioni con l’altro atleta azzurro, Bruno Martini piazzatosi quinto overall.
Davide Mosca