La Costa Smeralda sul grande schermo
«James, quella motocicletta...» dice Anya Amasova rivolgendosi all’affascinante James Bond mentre si lasciano alle spalle il paesino di San Pantaleo a bordo della Lotus Esprit bianca. Subito dopo ha inizio uno degli inseguimenti più celebri della storia del cinema dell’agente 007: Bond e Anya, interpretati da Roger Moore e Barbara Bach, correranno tra le strade verdeggianti della Costa Smeralda per finire il loro percorso sul ponte dell’Hotel Pitrizza, dal quale salteranno con la Lotus per riemergere, più tardi, dal mare di Capriccioli.
La Spia Che Mi Amava, del 1977, decimo capitolo della serie dell’agente 007, è uno dei più famosi film a essere stati girati tra i colori della Costa Smeralda, ma l’intesa tra la cinepresa e queste spiagge blu e dorate non si è mai fermata, continuando negli anni a cavallo delle più varie produzioni cinematografiche locali e internazionali.
Merito del sogno di un tuffo in mezzo al mare della Sardegna, della movida notturna o dell’immortale fascino del mondo del jet set e dei grandi yacht che navigano davanti a queste spiagge, la Costa Smeralda ha da sempre ammaliato il grande pubblico come una delle maggiori espressioni del miracolo economico italiano.
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Basti pensare a Le Coppie del 1970, film commedia diviso in tre episodi, uno dei quali girato anche in questo angolo d’isola. Intitolato La Camera e ideato da Alberto Sordi, che per l’occasione interpreta un metalmeccanico di Terni, l’episodio inizia a Porto Rotondo ma presto porterà i coniugi Colonna, inizialmente scambiati per aristocratici, anche in uno degli hotel più lussuosi della Costa Smeralda, il Romazzino, alla ricerca di una camera libera in cui trascorrere il soggiorno insieme.
Nel 1988 Sergio Corbucci gira nella zona di Porto Cervo numerose scene del film Mi Faccio La Barca. Proprio qui, con la Costa Smeralda quasi co-protagonista silenziosa, ha luogo la storia dei due ex coniugi, Piero e Roberta, divisi tra le grandi feste sui natanti e i momenti di distensione sulla loro barca a vela, immersi in un costante panorama vacanziero.
Sono anni in cui i registi guardano alla Sardegna con l’occhio sognante con cui la osservò per la prima volta il principe Aga Khan.
Con il suo fascino incontaminato, la Costa Smeralda diventa il luogo ideale in cui fuggire dalla vita di tutti i giorni, un posto esclusivo ma aperto a tutti, dalle esperienze uniche e le grandi occasioni.
La immagina così anche Neri Parenti nel primo episodio del suo film Fratelli D\'Italia, uscito nel 1989 e che porta nuovamente il pubblico dalla sala del cinema alle movimentate feste dei vip insieme a Cesare, cassiere romano interpretato da Christian De Sica e finito lì per un fortunato equivoco.
Nel 1995, dal cuore della Costa Smeralda ci spostiamo a Razza di Juncu con i Selvaggi di Carlo Vanzina. È qui che per via della bellezza esotica della spiaggia si svolge la storia di un gruppo di turisti naufragati su un’isola del Mar dei Caraibi, mentre nel 2006 torniamo a Porto Cervo e all’Hotel Cala di Volpe con ben due produzioni.
La prima, italiana, è Vita Smeralda di Jerry Calà, mentre la seconda arriva dalla Francia, con il regista francese Patrice Leconte e il terzo film della sua fortunata serie Les Bronzés. Così, ancora una volta le spiagge della Costa Smeralda e i suoi ambienti più celebri diventano il setting perfetto per le vicende di amore, amicizia e comiche disavventure a lieto fine, accompagnando i protagonisti in lussuose stanze di albergo e panorami con vista sulle spiagge più famose della Costa.
Benedetta Piras
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