La forma dell’oro, la storia raccontata dai suoi gioielli

Un gioiello non è prezioso solamente in virtù del suo valore materiale, la sua rarità o il suo legame affettivo. Può esserlo anche per la storia vissuta, che potrà così raccontare la produzione ornamentale nell’Italia peninsulare e in Sardegna dalla preistoria all’Alto Medioevo. È questo, infatti, il grande obiettivo di alcune direzioni regionali di musei che hanno scelto di unire le forze collaborando a nuove e interessanti iniziative di promozione del territorio. Campania, Calabria, Molise, Marche, Puglia, Basilicata e il Parco archeologico di Pompei hanno realizzato una vera e propria mostra del Sistema Museale Nazionale presentando tutte le ricchezze e i tesori italiani.

Il gioiello in questo caso sarà al centro di un Grand Tour partito dal Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari. La forma dell’oro. Storie di gioielli dall’Italia antica, a cura di Massimo Osanna e Luana Toniolo, è la prima tappa che mostrerà circa quattrocento oggetti provenienti dal periodo medievale. Un racconto sull’eleganza e la bellezza di questi ornamenti. Sin dalla preistoria l’uomo ha sentito la necessità di usare oggetti di vario tipo a tal punto che l\'evoluzione degli ornamenti coincide perfettamente con quella del genere umano.

C’è chi associa il gioiello all’estetica e alla materia. Ma nel tempo si sono aggiunti altri strati, che vanno a incidere sul valore degli ornamenti, come la posizione socio-economica in una comunità, o il suo ruolo come oggetto di scambio nei rapporti commerciali nel Mediterraneo.
La mostra sarà visitabile a Sassari fino a dicembre 2023, poi si sposterà nei musei delle altre direzoni regionali.

Riccardo Lo Re