La locomotiva verde riparte da Monserrato
Il semaforo è di nuovo verde. Il treno da Monserrato in direzione Mandas ha cominciato in questi giorni a macinare chilometri, immerso nel paesaggio naturale che avvolge in tutta la sua bellezza la Sardegna.
Questo grazie agli sforzi delle istituzioni comunali, regionali e delle nuove associazioni come Alturs Alleanza per il Turismo Responsabile e Sostenibile in Sardegna. Pensando alle incertezze passate e alle difficoltà nel trovare finanziamenti utili al suo funzionamento, i progetti messi in campo al momento sono un segno più che positivo per il rilancio di questo mezzo.
Il trenino verde della Sardegna può diventare un vettore perfetto per sviluppare un turismo sostenibile, valorizzando l’intero territorio, non solo quello costiero. Il fatto che realtà come Touring Club Italia, Italia Nostra e Slow Food abbiano trovato un’intesa su questo tema sottolinea l’importanza di questi percorsi su rotaia, che come altri disposti in giro per l’Italia, trasportano il pubblico in posti incontaminati e ricchi di vegetazione. Il turismo sostenibile appartiene al presente della Sardegna, non solo per un discorso di rispetto del patrimonio ambientale, ma anche per mantenere intatto tutto il capitale culturale dell’isola, dalla gastronomia all’artigianato più esclusivo.
Fonte: Siviaggia.it
Il viaggio in treno da questo punto di vista può raffigurare come una delle strategie che un turista può adoperare per un programma estivo (o invernale) a tutto tondo. Nel nord della Sardegna si può partire, ad esempio, dalla costa dell’arcipelago della Maddalena ed entrare nella zona più centrata dell’isola, verso Tempio Pausania.
Alturs pensa però in grande: un \"corridoio ambientale\" che metti in stretta relazione la zona de La Maddalena con quella di Alghero e parco di Porto Conte.
200 chilometri di ferro che attraversano un territorio che varia tra canyon, vigneti e una vegetazione che può essere solo osservata solo dal treno.
«La ferrovia esiste - afferma il console del Touring Club Sardegna Franco Sardi - si tratta di metterla in funzione».
Al momento è attiva la tratta da Monserrato a Mandas, che nei giorni scorsi è stato inaugurato con un primo viaggio a bordo di una carrozza del 1913. Viaggiando tra Settimo San Pietro, Dolianova, Senorbì e Gesico, si ha avuto modo di immedesimarsi nello scrittore David Herbert Lawrence, che 99 anni fa decise di percorrere un viaggio alla scoperta delle bellezze isolane. Oltre al tragitto verso Laconi, Mandas è anche il punto strategico che porta verso le zone di Sorgono e Arbatax, mentre nella parte occidentale è presente un breve tratto da Macomer a Bosa.
In questo processo di rinnovamento delle infrastrutture, tra le varie strategie proposte da Alturs c’è un piano che prevede anche il mare. Nessun binario sospeso in acqua, ma una barca a vela pronta ad aspettare chi usufruisce del servizio ferroviario sostenibile. Il treno, una volta fermato verso la costa, permetterà di accedere anche alle aree marine di Capo Carbonara, Tavolara, Asinara e, infine, il ricco Arcipelago della Maddalena. Un connubio tra terra e mare che permetterà di rompere le barriere geografiche attorno alla Sardegna. Per scoprire le novità, si dovrà attendere il 13 gennaio, dove i principali esponenti dell’assessorato regionale di Turismo, Enti Locali e Trasporto si riuniranno per decidere le direzioni da intraprendere.
Fonte: sito ufficiale
«Sarà l\'occasione per pensare a una riqualificazione di tutto la rete di 437 km - conclude l\'assessore del Turismo Gianni Chessa - abbiamo la fortuna di disporre di un decimo del percorso delle ferrovie turistiche europee che arrivano complessivamente a cinquemila chilometri. Bisogna trovare i fondi per rilanciare tutti i percorsi, quelli per la promozione li abbiamo già ma vorremo promuovere qualcosa di bello, che funziona. Per il momento il Trenino verde produce 200mila euro di biglietteria che bastano appena a coprire il 40% delle manutenzioni».
Riccardo Lo Re