La Sardegna spinge forte sui pedali
Di cicloturismo, in Sardegna, si parla da tempo. Ma una ciclovia lunga duemila chilometri, destinata a toccare 250 centri abitati lungo il territorio, con un investimento stimato di oltre 200 milioni di euro, non l’avrebbe, forse, immaginata nessuno. L’dea si è evoluta strada facendo. Anche attraverso i dibattiti. Emblematico il convegno organizzato a Olbia nel 2017, in occasione del Giro d’Italia del Centenario che prese le mosse dall’Isola con tre tappe, la Alghero-Olbia, la Olbia-Tortolì e la Tortolì-Cagliari, prima di sbarcare sulla Penisola.
All’evento parteciparono rappresentanti degli enti pubblici, Regione e Comune, gli alti dirigenti della Federazione Ciclismo Italiano e gli operatori del settore turistico, a dimostrazione del forte interesse per la bicicletta. Un argomento che balzò ufficialmente al centro dell’attenzione di Cagliari nel 2014, quando la volontà di realizzare un sistema di mobilità ciclistica sfociò nell’approvazione del Programma di Sviluppo Regionale, nel quale si identificava, come obiettivo, l\'istituzione della rete regionale dei sentieri e delle piste ciclabili. Fu quello il primo passo del Piano regionale per la mobilità ciclistica realizzato dall’Arst e dal Cirem, un progetto che dalla giunta regionale di Francesco Pigaliaru a quella di Christian Solinas si è sviluppato fino a diventare qualcosa di articolato e ambizioso. Anche nei costi: per realizzare i 2200 chilometri di itinerari all’interno dei quali si snoderà l’anello della ciclovia turistica, una delle dieci inserite nel sistema nazionale alle quali il Governo tiene molto, serviranno tra i 220 e i 230 milioni di euro.
Fondi reperibili attraverso il Ministero dei Trasporti, il Recovery fund e la programmazione della Regione, che renderanno possibile la realizzazione di un sogno. Il potenziale del cicloturismo sardo è straordinario: intorno ai percorsi, disegnati lambendo i maggiori centri della regione, sono destinati a svilupparsi itinerari culturali ed enogastronomici di grande appeal. Dalla costa all’entroterra e con grande beneficio per l’economia sarda ecosostenibile. Ma, tempistiche a parte, perché questo potenziale possa esprimersi al meglio è necessaria l’evoluzione di tutto il sistema, e che la realizzazione della ciclovia vada di pari passo con la crescita dell’offerta di servizi al turista-ciclista, ritenuta ancora insoddisfacente da chi arriva in Sardegna per farsi 50 chilometri di percorso tra gli itinerari attualmente disponibili.
Ilenia Giagnoni