La tutela delle spiagge smeraldine nelle mani del Consorzio
Sono gemme incastonate nella costa che rendono questi luoghi unici al mondo. Lingue di sabbia finissima bagnate dal mare cristallino che rappresentano il tesoro più prezioso della Costa Smeralda e per questo motivo da tutelare e preservare. Il Consorzio, in virtù di un accordo firmato qualche anno fa con l’Ufficio infrastrutture e ambiente del Comune di Arzachena, si prende cura direttamente di ben ventidue spiagge che ricadono nel territorio smeraldino: Liscia Renè, Cala Granu, Cala della Ghiaia, Cala Ginepro, I Gigli, Dolce Sposa, Cala Romantica, Porto Paglia, Piccolo Pevero, Grande Pevero, Porto Liccia, Romazzino, Spiaggia del Principe, Piccolo Romazzino, Fumagalli, La Celvia, Li Itriceddi, Il Bagaglino, Pitrizza, Cala del Faro, Liscia Ruja e Cala Petra Ruja.
Oltre alla pulizia degli arenili, tra i compiti più importanti del Consorzio, c’è anche quello di gestire la Posidonia oceanica spiaggiata. Questa pianta acquatica che erroneamente viene definita alga ha dei poteri magici e per questo è estremamente preziosa per la tutela del mare e la conservazione delle spiagge.
Importante a tal punto che le foglie di Posidonia sott’acqua sono in grado di assorbire notevoli quantitativi di anidride carbonica, quindi fondamentali nella lotta a cambiamenti climatici, nel garantire le biodiversità marine e rallentare i processi di erosione costiera spesso causati dalle violente mareggiate invernali. Ecco perché all’inizio di ogni stagione gli operai incaricati dal Consorzio, seguendo le specifiche normative in materia, rimuovono la Posidonia spiaggiata per depositarla dietro ogni spiaggia. Per poi alla fine della stagione turistica, in genere in autunno, sistemarla nuovamente al suo posto. Tra gli altri compiti del Consorzio c’è la pulizia quotidiana delle spiagge e la raccolta differenziata dei rifiuti con il relativo conferimento in discarica. Tra i divieti imposti sulle spiagge gestite dalla struttura consortile, infine, ci sono il divieto di utilizzo della pratica monouso e il divieto di fumo. Quest’ultimo consentito solo in aree dedicate.
Davide Mosca