Lamborghini Countach, 50 anni per un’icona senza tempo
Lamborghini Countach, 50 anni per un’icona senza tempo
La storia di uno dei modelli più conosciuti di Lamborghini. Un incontro per definirlo una vera icona delle supercar italiane
Passano gli anni, ma la domanda è sempre la stessa. Com’è possibile? 50 anni per trovare una risposta. Niente. La Lamborghini Countach ha davvero trovato la formula dell’eterna giovinezza. Un segreto custodito nei cavalli del suo motore e nelle sue linee moderne. Quando si pensa al design di questo modello si viene subito catapultati avanti nel tempo; ma solo in seguito l’idea che quest’auto appartenga al passato si manifesta, senza essere mai nostalgica. Solo le icone hanno questo potere di stravolgere la linea temporale della storia. E lo fa con tutta l’eleganza di un oggetto visionario, che non si spegne mai. Lamborghini Countach ha superato il traguardo del 50° anno con due novità: la riproduzione della prima versione, la LP 500, con il supporto del Polo Storico; e la presentazione della sua edizione moderna, la Countach LPI 800-4, una celebrazione della sua infinita bellezza che Lamborghini ha restituito con minuzie di dettagli, estetici e non solo, visto anche l’evoluzione tecnologica di cui anche la Countach è stato il principale pioniere.
The Icon Reborn
Attorno a questa rinascita è stato allestito un incontro per omaggiare l’icona di casa Lamborghini. Durante l’evento, The Icon Reborn, ha preso la parola Chairman e CEO di Lamborghini Stephan Winkelmann, insieme alle personalità più autorevoli di quest’azienda, da Federico Foschini, Chief Marketing and Sales Officer, a Maurizio Reggiani, Chief Technical Officer e membro del Comitato dei Saggi del Polo Storico, e l’Head of Design Mitja Borkert. Quest’ultimo non utilizza mezze parole nel descrivere questo modello: «Ci sono opere d\'arte che rimangono sempre attuali, la forma della Countach è una di quelle. Il suo tratto distintivo è dettato da un\'unica linea longitudinale, che collega visivamente la sua parte frontale con quella posteriore. È un\'ispirazione perfetta, poichè, anche modificando il resto, si con figura come elemento di continuità visiva tra passato e presente. È la somma degli elementi di Design del DNA Lamborghini, la tradizione del linguaggio stilistico dalle origini ai giorni nostri».
Ma com’è si fa a realizzare “quella” vettura da zero? «La ricostruzione della prima Countach - afferma Federico Foschini - ha richiesto 25.000 ore di lavoro e studio e ha visto coinvolti tutti i dipartimenti aziendali. Abbiamo voluto ricreare il prototipo LP 500 presentato al Salone di Cinevra del 1971, lo stesso che dopo anni di test su strada andò distrutto nelle prove di crash necessarie ad ottenere l\'omologazione. In pochi la videro dal vivo, ma tutti se ne innamorarono dalle foto. L\'attenzione e il successo che abbiamo ottenuto quando abbiamo presentato questa ricostruzione, è stato un chiaro ed ulteriore segnale di come questa vettura rappresenti oramai un mito. A colpire ancora di più, il fatto che abbia attratto indistintamente generazioni differenti, solitamente lontane in termini di gusti e definizione del bello».
Da qui si è poi arrivati al presente, che per Lamborghini coincide sempre con l’idea di futuro. La Countach LPI 800-4 sarà una riprodotta in edizione limitata. 112 vetture che riescono a mantenere il passo coi tempi, ma con l’identità e lo stile classico del vecchio modello. «La ricetta tecnica della LP 500, - conclude Maurizio Reggiani - con il suo motore VI2 in posizione longitudinale posteriore ed il cambio posizionato davanti a ridosso deIl\'abitacoIo, ha portato ad un nuovo modo di immaginare le vetture supersportive sia nelle loro forme sia nelle loro prestazioni. Le porte con l\'apertura verticale, debuttate proprio sulla LP 500, e il lay-out meccanico sono rimasti invariati a conferma della scelta originale. La Countach LPI 800-4 aggiunge la tecnologia moderna, fatta di materiali compositi, una migliorata ricerca aerodinamica, un motore 12 cilindri ibrido dotato del supercapacitor e le quattro ruote motrici. Tutti elementi che non hanno modificato lo spirito straordinario della Countach originale». (Riccardo Lo Re)