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Le opere di Edina Altara alla Pinacoteca Sassari
19 Marzo 2022

Le opere di Edina Altara alla Pinacoteca Sassari


La Pinacoteca Nazionale di Sassari aggiunge nuovi tasselli alla sua collezione artistica. Dopo la mostra 1821_2021. Giovanni Marghinotti e il fascino di Markos Botzaris, in programma fino al 17 aprile 2022, il pubblico dell’isola può proseguire interagendo con alcune delle opere più rappresentative di Edina Altara. Un’artista a tutto tondo nata da una famiglia di Pattada e che nel tempo ha saputo affinare tutte sue abilità diventando un’illustratrice, pittrice e ceramista di talento. Dopo essere cresciuta nel capoluogo sassarese, ha subito dimostrato di aver una certa inclinazione verso la creazione di opere d’arte, a tal punto da essere spinta dal pittore Giuseppe Biasi a tentare questa strada usando la forza delle proprie mani. Il primo successo lo ebbe già a 18 anni, quando durante una mostra riuscì ad attrarre l’attenzione del re Vittorio Emanuele III, che acquistò un collage dal titolo Nella terra degli intrepidi sardi, situato ora al Quirinale.



Il legame con Sassari


Ma il suo stile non si fermò a una sola tecnica. Le sue attività spaziarono dalla ceramica, sul quale puntò buona parte della sua carriera dagli anni Trenta, fino alla moda, ottenendo collaborazioni con riviste di spicco come Grazia e Domus e con figure blasonate come Gio Ponti. Di fronte a tutto questo successo raggiunto grazie al suo estro creativo, la città di Sassari ha scelto di istituire una sezione interamente dedicata all’artista Edina Altara.


Una scelta che ha già avuto i suoi primi effetti lo scorso gennaio, quando la Galleria Nazionale d\'Arte Moderna e Contemporanea di Roma ha concesso due opere d’arte incantevoli: due specchi retro dipinti con temi mitologici e marini, Nettuno e allegoria della Terra e Nettuno, Nereidi e Tritoni, create attorno al 1951 come decorazione della sala da pranzo di prima classe della motonave Oceania.



Quindici nuove opere


E non è finita qui. Alla Pinacoteca Nazionale di Sassari presenterà altri quindici capolavori di Edina Altara, messi a disposizione dallArchivio Altara-Accorner. Da qui si darà vita a una sala apposita dove verranno esposte tutte le opere dell’autrice, dalle ceramiche ai dipinti realizzati verso gli anni ’50. Due (Salomè con la testa del Battista e Creazione) si riferiscono a tematiche religiose, mentre si potrà osservare da vicino Matrimonio a Oliena, che invece s’ispira al folklore e alla cultura popolare. Tutti però confermano la sua straordinaria attitudine a scavare a fondo tra gli oggetti, in una produzione poliedrica e di ampio respiro  basata su materiali semplici come stoffe e carta ma che con suo ingegno diventano qualcosa di assolutamente unico.



Riccardo Lo Re


Credits


  • Ministero della Cultura


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