“L’economia della Sardegna” resiste alla crisi secondo il rapporto di Banca d’Italia
La delicata situazione economica internazionale e nazionale avrebbe fatto pensare diversamente. Eppure il rapporto biennale di Banca d’Italia sulla crescita dell’Isola lascia più di uno spiraglio di speranza per il futuro della Sardegna e dei sardi. Lo studio, reso pubblico solo qualche giorno fa, dal titolo “L’economia della Sardegna” è una fotografia dell’andamento del 2021 e delle prospettive future. I segni più che registra il rapporto fanno ben sperare nonostante i numeri registrati siano ancora sottodimensionati ai livelli prepandemici. Circa il 4,5 percento in meno. A vedere il bicchiere mezzo pieno è il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas: «Anche nel 2021, pur in una congiuntura di grande difficoltà e delicatezza, l\'economia della Sardegna è cresciuta, con un marcato incremento dell\'attività economica, l\'irrobustimento dei consumi, la risalita degli investimenti e la ripresa della domanda estera per tutte le principali produzioni. I numeri attestano il frutto del grande sforzo compiuto dalla Regione a sostegno delle attività produttive e delle famiglie sarde». Particolarmente in crescita i settori dei servizi, tra questi il turismo che potrebbe proprio, grazie alla stagione in corso, segnare livelli record viste le previsioni di arrivi sull’Isola e superare i livelli prepandemia. «Mostrano segnali positivi il settore edile - ha commentato il presidente - , sia nel privato che per le opere pubbliche, e quello dei servizi, ed è in forte ripresa il turismo, settore nel quale i dati relativi all’avvio della stagione ci confermano una forte crescita, su livelli superiori al 2019».
E lo studio di Banca d’Italia si sofferma proprio sul settore edile che si conferma il comparto trainante soprattutto grazie al sistema dei superbonus che hanno innescato uno slancio delle imprese del territorio che hanno potuto contare su centinaia di lavori di ristrutturazioni e adeguamenti energetici di condomini e abitazioni singole.
«Permangono certamente - ha poi aggiunto Solinas - fattori di debolezza legati a problemi annosi e alla situazione internazionale attuale, ma i dati della Banca d’Italia, oltre ad attestare un generale stato di salute della nostra economia, ci spronano a proseguire nello sforzo straordinario in atto fin dall’inizio della Legislatura. Nel 2021 il quadro di tutti i settori produttivi è migliorato, mentre il fatturato è tornato ad aumentare, segnando dati particolarmente positivi per le aziende dei settori alimentare, della chimica e dei metalli». Gli strascichi della pandemia, l’inflazione, il conflitto in Ucraina, l’aumento dei prezzi dell’energia e della benzina di certo influiscono su tutti i parametri. Secondo Banca d’Italia tre imprenditori su cinque sono pronti ad alzare i prezzi di vendita dei propri prodotti qualora le misure governative non fosse sufficienti a contenere le problematiche di produzione. «Il quadro che emerge dal rapporto della Banca d’Italia - ha poi aggiunto Solinas - non è esente da ombre e da settori ancora in difficoltà, ma disegna il volto di una Sardegna capace non solo di resistere alla crisi, ma anche di guardare al futuro con fiducia. Restano da risolvere gravi problemi di fondo, come quello energetico, quello delle infrastrutture, quello dei trasporti». «Proseguiremo - ha poi concluso il Presidente - a portare avanti la grande battaglia dell’insularità, decisiva per il nostro sviluppo e per il benessere delle generazioni future».
Davide Mosca