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Life After Oil, l’edizione 2020 a settembre
4 Luglio 2020

Life After Oil, l’edizione 2020 a settembre


Dopo La valigia dell’attore, alla lista dei grandi venti cinematografici del 2020 si aggiungerà anche il Life After Oil. La settima edizione, in programma a Ottana e Santa Teresa di Gallura dal 3 al 13 settembre, è stata confermata nei giorni scorsi. Uno dei punti fermi di questa edizione sarà di realizzare un evento che tuteli la salute dei cittadini, nel rispetto delle norme emanate per contrastare la diffusione del coronavirus.



L’appuntamento 2020 sarà suddiviso in due fasi. La prima parte avrà luogo a Ottana dal 3 al 5 settembre. Dopodiché, il Life After Oil si trasferirà a Santa Teresa di Gallura, dove gli eventi si svolgeranno dall’8 al 13 settembre. Un festival itinerante che è allo stesso tempo un forte segnale di ripresa in vista di un’estate che si sta avviando.



Uno dei gravi effetti del coronavirus si è manifestato nel settore culturale, spostando (o addirittura cancellando) una serie di appuntamenti fissi in tutta Italia. La scelta di Massimiliano Mazzotta, il creatore di questo festival, è di mantenere un’edizione fisica, senza adottare le soluzioni di altre grandi manifestazioni di trasferirsi in rete, con un’edizione digitale. La scommessa di Life After Oil è di puntare sul lavoro svolto lungo questi mesi, proponendo al pubblico sardo una selezione di film nazionali e internazionali.



La selezione


Il dato del 2020 fa infatti ben sperare. Si è partiti da una base di 1200 opere provenienti da 95 paesi del mondo. A colpire durante la fase di selezione è la presenza di ottimi film d’esordio.



«Aumentano le opere prime - sostiene Mazzotta - Life After Oil tiene in considerazione i giovani registi e non solo quelli già affermati. I film di quest\'anno sottolineano in maniera ricorrente le necessità e i cambi di rotta che saremmo costretti a sostenere a iniziare da questioni come disboscamento, siccità e produzione alimentare».



Il numero fin qui raggiunto conferma una ricerca di contenuti che ruotano attorno sostenibilità ambientale. Un argomento che, oltre a essere uno dei grandi pilasti del Life After Oil, è in questi mesi al centro di un grande dibattito. Dal sociale, grazie a manifestazioni a livello globale, il tema è diventato politico. In sede europea ci sono in ballo finanziamenti mirati a una migliore efficienza energetica e al rispetto dellambiente. Il grande merito sta nella presa di posizione dell’opinione pubblica. La mobilitazione è stata possibile se alla base c’è un messaggio chiaro da trasmettere. Da questo punto di vista, il cinema rappresenta un vettore culturale di grande impatto, capace di veicolare informazioni e allo stesso tempo di creare un legame con il pubblico.



Di questi 1200 progetti, ne sono stati selezionati 99, che verranno proiettati durante queste nove giornate di grande cinema. Oltre ai film, in questo festival ci sarà spazio anche per altri appuntamenti: musica, spettacoli, e vari incontri con gli autori. In occasione di Life After Oil, verranno infine esibiti dei disegni  realizzati da bambini provenienti dall’India. Ciò è stato possibile grazie a uno scambio che ha visto il supporto di Sardegna Film Commission. Un progetto culturale che, nel mese di febbraio, ha permesso ai ragazzi delle scuole di Hyderabad e Panaj di vedere alcuni film delle passate edizioni.



Riccardo Lo Re


Credits:

Immagine di copertina

Foto


  1. Albero foto creata da wirestock - it.freepik.com


  2. Foto di James Armbruster da Pixabay


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