LIGHTS, CAMERA, ACTION!, Antonio Marras porta il cinema alla Milano Fashion Week
La Milano Fashion Week come un set di Hollywood. Con una suggestiva presentazione avvenuta live e in diretta streaming il 20 settembre, lo stilista Antonio Marras ha mostrato nel corso della vetrina d’alta moda milanese la sua nuova collezione di abiti primavera estate 2024 mettendo al primo posto la scenografia e, ovviamente, la sua amata Sardegna.
«Io uso la moda per raccontare e l’ho imparato andando al cinema. Il cinema, fonte inesauribile di storie, di sogni, di mood, di personaggi, di costumi, di set, di racconti di esistenze eccezionali o di straordinaria normalità. Il cinema è indispensabile compagno di vita.» ha raccontato lo stilista «E ancora di più per me, per il lavoro che mi sono ritrovato a fare. Io, onnivoro di cinema, ho trascorso la mia adolescenza seduto tra il Selva e il Miramare di Alghero vedendo e rivedendo in loop film che ancora ora fanno parte del mio vissuto. I personaggi sono famiglia, comprimari ai parenti, le loro storie sono le mie storie, le loro vicende le ho provate anch’io e quello che sono è anche il risultato di quello che ho visto al cinema. Intimo e corale, condivisione e momento di interiorità, come nessun’altra forma di spettacolo lo è.»
La passerella della sfilata LIGHTS, CAMERA, ACTION! è stata allestita come se fosse un set cinematografico hollywoodiano e ha offerto uno sfondo perfetto per esaltare le diverse varietà di tessuti, pizzi e perline utilizzati nella creazione degli abiti. Tutti questi elementi uniti alla ricchezza dei colori hanno contribuito a creare un\'immagine vivida del dietro alle quinte del mondo della moda, un ambiente glamour e frenetico con attori, attrici, modelli, e membri dello staff che lavorano insieme per creare un\'esperienza visiva e artistica unica. Per l\'occasione il ruolo di “attrice principale” della sfilata è stato affidato a Marisa Schiaparelli Berenson, attrice e modella statunitense divenuta celebre sul grande schermo per l\'interpretazione di Lady Lyndon nel Barry Lyndon di Kubrick e per quello della signora von Aschenbach in La morte a Venezia di Luchino Visconti.
Francesco di Nuzzo